La perdita dei primi 9 mesi cala a 518 milioni di euro
Nel corso del 2013, le economie core dell’Area Euro hanno evidenziato segnali di recupero. Nel terzo trimestre il ritmo di caduta del Pil dovrebbe essersi pressoché annullato. Si profila la possibilità di una inversione di tendenza entro la fine dell’anno, nell’ambito della quale la ripresa degli investimenti dovrebbe svolgere un ruolo significativo.
Nel terzo trimestre si sono attenuate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread Btp-Bund, a fine settembre, è sceso a 265 punti base (-17 p.b. da fine giugno) dopo aver riavvicinato i 254 punti base a fine agosto (quasi 53 p.b. in meno da inizio anno), in un contesto di mercati ancora volatili. Per quanto riguarda il Sistema Bancario, la congiuntura economica sfavorevole ha continuato a incidere negativamente sulla qualità degli attivi e a contenere la redditività degli intermediari. Si è accentuata la flessione dei prestiti alle famiglie e, in misura maggiore, alle imprese. Tale tendenza riflette sia la debolezza della domanda sia un orientamento restrittivo dell’offerta, determinato dal peggioramento del rischio correlato al prolungarsi della recessione.
In tale contesto, il Management ha continuato a perseguire, con decisione, i target fissati dal Piano Industriale, realizzando, sotto il profilo commerciale, un consolidamento delle quote di mercato nei principali segmenti di business, ed un rafforzamento dei profili di rischio del Gruppo. La Counterbalancing Disponibile si è sostanzialmente confermata sugli elevati valori di giugno 2013 (attorno a 20 miliardi), mentre il livello di adeguatezza patrimoniale è ulteriormente migliorato rispetto a valori di fine 2012 per effetto dell’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari (c.d. NSF) e della riduzione delle attività ponderate per il rischio (RWA).
Sul fronte reddituale, nel terzo trimestre, il Gruppo ha registrato una ripresa dei ricavi, guidata dal margine di interesse, che ha beneficiato della riduzione del costo del funding, soprattutto grazie all’ottimizzazione delle politiche di pricing poste in essere dal management. Significativi i risultati in termini di contenimento degli oneri operativi, che hanno beneficiato delle decise azioni di contenimento della spesa e degli effetti degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali a fine 2012. Nello stesso tempo il costo del credito ha registrato un moderato miglioramento rispetto al precedente trimestre del 2013, nonostante il perdurare della difficile situazione congiunturale che, peraltro, rappresenta un fattore di rischio per l’intero Sistema.
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