SIENA. Hanno bisogno di servizi di consulenza soprattutto per l’innovazione di processo, sia le aziende del mobile, che dell’arredo, del camper e della nautica. Negli ultimi 24 mesi hanno avuto bisogno di interventi, concentrati in modo particolare sull’innovazione di prodotto.
E’ la fotografia che emerge nella ricognizione per individuare il livello di innovazione e trasferimento tecnologico delle aziende toscane dei settori mobile-complemento camper e nautica. Centro Sperimentale del Mobile, la società Navicelli di Pisa, il consorzio Polo Tecnologico della Magona ed Etruria Innovazione, ovvero i partner che daranno vita un unico centro di competenza per il sistema “Interni” toscano nei settori di riferimento, hanno sviluppato questa attività. Tutto ciò per evidenziare i bisogni e i servizi connessi al trasferimento tecnologico. L’indagine è stata realizzata su un campione di 39 imprese.
In Toscana fanno parte del settore mobile circa 4.000 aziende di cui 150 strutturate per un totale di addetti di circa 30.000 , sei sono invece le grandi aziende di camper che fanno prodotti finiti per un indotto di circa 50 imprese ed un totale di circa 3.000 addetti. Per quanto riguarda la nautica, la Toscana conta 2.815 imprese, 15mila addetti e 1,5 miliardi di euro di fatturato.
«Creare un unico centro di competenza per il sistema “Interni” toscano vuole dire fare sinergie – sottolinea Luigi Borri, presidente del Centro Sperimentale del Mobile – Per rispondere ai bisogni, le aree su cui si concentrerà sono servizi per il marketing, sperimentazione nuovi prodotti e prototipi, applicazioni di tecnologie wireless e demotica, ideazione sviluppo e ricerca nel campo delle produzioni. Tutto questo attraverso la creazione una rete di strutture di ricerca e l’attivazione di una piattaforma tecnologica per la gestione delle informazioni».
Mobile e camper
Il Centro Sperimentale si è concentrato sul settore mobile, arredo e camper realizzando l’indagine su un campione di 23 aziende distribuite in tutta la Toscana. Alla domanda se negli ultimi 24 mesi le aziende intervistate hanno avuto o meno bisogno di servizi di consulenza, informazioni, su cui continuare a lavorare, la gran parte delle risposte si sono concentrate sull’innovazione di prodotto. La maggioranza ritiene anche di dover usufruire di servizi di consulenza per innovazioni di processo. Seguono servizi per innovazioni di mercato e di prodotto. Gli obiettivi per i prossimi mesi sono per il 48% quelli della crescita moderata. Il fattore di successo che viene considerato più importante è il servizio al cliente (voto 9) seguito dalla qualità dello staff (voto 8,6). Le innovazioni intraprese negli ultimi tre anni sono prevalentemente formali (12 risposte positive), ma anche di processo e di materiali (9 risposte ciascuna). Per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi la collaborazione con l’Università e i centri di ricerca, così come il miglioramento della qualità ambientale e sociale sono le voci di maggiore rilievo (14 imprese delle 23 intervistate). Per il futuro oltre 18 imprese (delle 23 intervistate) pensano di aprire nuovi mercati, soprattutto attraverso nuovi paesi, e altri 18 guardano al miglioramento della qualità del servizio, in 13 pensano alla valorizzazione coordinata del sistema toscano attraverso il rafforzamento della comunicazione del prodotto toscano in termini di qualità. Il 40% delle aziende censite ha tra 30 e 50 addetti, il 13% ha tra 100 e 150 addetti, il 17 oltre 150, meno di 10 solo il 4% e tra 10 e 30 il 26%. Le aziende sono tutte orientate all’export. Il 35% ha una percentuale di export tra il 76 e il 100%, il 26% tra il 51 e il 75%. Solo il 4% ha una percentuale di export tra l’1 e il 5%. Nel 40% dei casi negli ultimi mesi dei casi il fatturato è molto diminuito, per il 13% leggermente incrementato e per il 17% molto incrementato. Per quanto riguarda la variazione della domanda, negli ultimi mesi è stata significativa per il 52% delle aziende, modesta per il 26%, il 9% dice di non aver avuto nessun cambiamento, il 9% dice di aver avuto un incremento modesto e solo il 4% un incremento significativo.
Nautica e energia
L’innovazione è l’obiettivo anche delle aziende che operano nei settori nautica ed energia. Tra le 7 aziende intervistate dal Polo della Magona nella zona di Livorno, di cui 5 operano nella nautica mentre le altre 2 nella progettazione e realizzazione di impianti per energia rinnovabile e nei servizi di progettazione di ingegneria integrata, tutte eseguiranno “Interventi di mercato”. Sei su sette avranno una “Innovazione tecnologica e di processo”. La maggior parte delle aziende ha intenzione di condurre “Interventi sul piano della comunicazione” soprattutto mediante il miglioramento sul piano di internet. Quattro su sette aziende “negli ultimi 24 mesi hanno avuto bisogno di servizi / informazioni / elaborazioni che non hanno soddisfatto”. Ed ancora, quattro su sette “ritengono che nei prossimi mesi usufruiranno di servizi di consulenza”. Cinque su sette hanno almeno un programma di “Sviluppo di nuovi prodotti / processi”. Cinque su sette avranno “Collaborazioni con Università e Centri di ricerca su tematiche specifiche”. Cinque su sette lavoreranno al “Miglioramento della qualità ambientale e sociale di prodotti e processi”.
Cantieristica e nautica
Espansione dei confini aziendali, brokeraggio di filiera, ergonomia e ottimizzazione degli spazi, formazione specifica sulle normative. Sono alcuni dei fabbisogni espressi dalle aziende della nautica e cantieristica che hanno dato risposta alla società Navicelli di Pisa, 9 le aziende di questo settore coinvolte nell’area di Pisa. Per quanto riguarda la formazione i bisogni rilevati sono la creazione di figure professionali, con corsi in falegnameria, verniciatura, trattamento di superfici, saldatura, impiantistica, lettura disegni, realizzazione e montaggio vetro, e la formazione sulle normative. Nel marketing i servizi richiesti sono marketing d'area, partecipazioni a fiere e a missioni istituzionali ad hoc, l’organizzazione di eventi commerciali, lo sviluppo di una piattaforma di interrelazione tra i diversi soggetti della filiera. Sul prodotto i bisogni sono legati, tra gli altri, alla ricerca di una migliore ergonomia ed ottimizzazione degli spazi, alla ricerca di nuovi materiali e tecnologie innovative. E quindi, i servizi sono ricerca e analisi delle nuove tecnologie, il trasferimento trasversale di competenze tra settori apparentemente scollegati. Tra i servizi di supporto richiesti ci sono consulenza gestionale e giuridica, consulenza su qualità, sicurezza e ambiente. Nel campo del fund raising la richiesta che emerge è quella della ricerca di finanziamenti per attività di ricerca, innovazione e sviluppo