Per Uniti per Siena il provvedimento è incompleto
SIENA. Da Uniti per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo anni di battaglie, finalmente qualcosa si muove ed una Giunta comunale si accorge del grave problema legato alla mancanza di educazione e senso civico che va in scena per le vie della Città nelle ore notturne a causa della cosiddetta movida.
Quello della Giunta è sì un provvedimento di buon senso, pragmatico, in previsione anche della bella stagione che vedrà aumentare notevolmente il problema dei cocci di vetro volutamente lasciati abbandonati nelle nostre strade, nelle nostre piazze e nei nostri giardini, ma a nostro giudizio tardivo ed incompleto.
Quanto tempo è stato perso in tutti questi anni trascorsi dalle proposte messe nero su bianco dall’opposizione civica?
Qualche dubbio lo abbiamo, poi, anche sulla possibilità che la proposta formulata dall’Amministrazione comunale riesca ad arginare del tutto il problema, in quanto, per alcuni aspetti, ci sembra del tutto incompleta.
Molto spesso chi consuma alcolici nella pubblica via, magari seduto sulla conchiglia di Piazza, lo fa portandosi dietro borse della spesa cariche di bottiglie acquistate durante gli orari di apertura dei supermercati: perché non è stato vietato anche l’asporto di bottiglie in vetro nelle ore notturne?
Si parla tanto di multe, ma chi multerà i trasgressori, se le pattuglie della Polizia Municipale sono insufficienti ed i nostri Vigili non sono dotati di strumenti idonei per intervenire in tutta sicurezza per fronteggiare situazioni di questo tipo?
L’altro giorno, in Pantaneto, i residenti si sono lamentati per il comportamento di un gruppo di studenti che hanno tranquillamente potuto effettuare schiamazzi e si sono ritirati solo dopo le vibranti proteste dei residenti. A cosa servirà il generico obbligo per i commercianti, previsto dal provvedimento al vaglio del Consiglio comunale di martedì, ad adottare accorgimenti volti a prevenire, evitare o far cessare comportamenti che generano disturbo? Qualche locale, senza che fossero previsti obblighi, si è già attrezzato, altri hanno fatto le solite orecchie da mercante. Continueranno a farlo? E chi individuerà gli esercenti che non ottemperano agli obblighi?
Appare evidente che le cose, se realizzate in modo incompleto, rischiano solo di danneggiare esercenti e commercianti. Il vero problema è, a nostro giudizio, il rispetto delle regole, regole che non hanno colore politico e relativamente alle quali il Comune ha alzato bandiera bianca, di fatto limitandosi ad imporre il coprifuoco.
Occorre un segnale forte da parte delle istituzioni, che oggi sembrano preferire gli annunci spot piuttosto che il “fare” a favore della città”.