Mussari e Mancini potrebbero morire d'invidia per non aver fatto altrettanto scalpore
di Red
SIENA. Molti sono “caduti dal pero”, scoprendo come veniva amministrata la Mens Sana Basket. Altri hanno pensato al Penny Lane, lo yacht parcheggiato a Punta Ala sul quale sono stati messi i sigilli; altri ancora hanno malignato che adesso se Minucci “canta” i referenti politici del livello superiore potrebbero cominciare a tremare. Ma non sarà così. La natia arguzia chiusdinese lo faceva sempre apparire così povero in Rocca Salimbeni che i quattrini che riceveva per soddisfare il popolo in nome del potere sembravano sempre pochi. E c’è qualcuno che questa cosa l’aveva capita fin da principio delle indagini.
Siamo andati a leggere le intercettazioni del caso diffuse dalla Guardia di Finanza e abbiamo capito che la legge non è uguale per tutti, e se lo fosse sarebbe quantomeno strabica. Uno provoca un buchetto di 60 milioni di euro in casa sua o quasi, grazie all’evasione fiscale e previdenziale e si merita di essere intercettato. Un altro, un certo Mussari, “fulmina” più di 10 miliardi solo per l’affaire Antonveneta, rovina la banca più antica del mondo, l’economia e il prestigio di una intera città quasi tenendo il sacco a una banda del 5% che vale più di 150 milioni, e per lui lo stesso gip del caso Minucci nega le intercettazioni agli stessi magistrati. Che saranno rimasti a suo tempo sbalorditi, pensiamo, ma che ci conferma dove c’è la politica e dove no. Ci sarebbe poi Mancini, in Palazzo Sansedoni, che avrebbe distrutto valore per almeno 15, di miliardi, affermando di aver sempre ubbidito agli ordini di qualcun altro. Se fosse stato intercettato, oggi sapremmo probabilmente chi era il personaggio misterioso. E pensare che, per scrivere queste due righe qualche giornalista rischia quotidianamente…
Il pubblico dei tifosi – che adesso teme anche l’onta della revoca degli scudetti oltre al sicuro fallimento – è indignato e pronto alla contestazione sacrosanta. Perché c’è ancora qualcuno pronto a indignarsi per qualcosa che vale, anche se non è una cosa “seria” come il crac della banca senese.