"Una campagna elettorale che somiglia agli spot pubblicitari"
SIENA. Ci sarebbe piaciuta una campagna elettorale nella quale candidati e coalizioni politiche si confrontassero entrando nel merito dei problemi. Purtroppo non è stato così ed in molti casi sembra di assistere a spot pubblicitari del tipo “mulino bianco”, con cieli azzurri, uccelli che cinguettano e bimbi che corrono felici tra le braccia ed i sorrisi della mamma che per loro ha già pronti i biscottini fatti in casa. Nonostante ciò non rinunciamo alla nostra volontà di confronto, proponendo di volta in volta su temi importanti le linee guida del nostro programma, invitando chi ne ha voglia ad intervenire.
Cominciamo quindi dalle politiche del territorio, con particolare riferimento a quelle industriali ed urbanistiche che tra loro sono strettamente connesse.
Impresa è sinonimo di sviluppo ed occupazione, aspetti imprescindibili per il futuro di qualsiasi comunità. L’imprenditoria senese, da sempre condizionata dalle erogazioni della Fondazione MPS e dai finanziamenti provenienti dalla Banca, si trova oggi di fronte ad uno scenario totalmente nuovo dinanzi al quale è necessario reagire facendo affidamento sulla volontà di rinascita che la comunità civica può trovare nell’orgoglio della propria storia.
L’amministrazione dovrà favorire e creare quel clima di fiducia e laboriosità che determina la nascita di nuove imprese e la ripresa di quelle esistenti, assecondandone la fioritura con tutti gli strumenti a propria disposizione: revisionando il regolamento urbanistico negli strumenti che possono consentire nuovi interventi a consumo di territorio zero e con finalità sociali, attingendo a fondi europei ed a progetti finalizzati per costituire un nuovo corpo di imprenditori, pensando ad interventi di social housing per favorire, ad esempio, particolari categorie di lavoratori (si pensi agli infermieri che rappresentato una categoria difficile da trattenere in città a causa degli altri prezzi di vendita e di affitto)
Il Regolamento Urbanistico, opportunamente rivisto, dovrà prevedere gli spazi per questa rinascita, mettendo in sinergia politiche residenziali e di mobilità con quelle di sviluppo imprenditoriale ed occupazionale.
Il nostro modello non sarà quello del comune di Monteriggioni che, al tempo del sindaco Valentini, per incassare gli oneri di urbanizzazione, ha cementificato tutto quello che poteva senza preoccuparsi né dei necessari servizi né di creare opportunità di lavoro.
Nonostante il Comune di Monteriggioni sia diviso in 17 frazioni, l’amministrazione di Valentini ha consentito di costruire ai margini del comune di Siena in località come Uopini, il Braccio, San Martino e Fornacelle, zone nelle quali ha fatto concorrenza al comune di Siena ospitando cittadini senesi che pagano oneri di urbanizzazione e tasse al comune di Monteriggioni, mentre invece lavorano a Siena, comune sulle cui casse grava il costo dei servizi. Esemplare è stato il caso della vicenda Sapori, un ‘azienda tradizionalmente legata al territorio di Siena che, di fronte ad un piano urbanistico in cui al posto dello stabilimento erano previsti edifici destinati ad altro uso, ha trasferito a Tavarnelle Val di Pesa stabilimento e posti di lavoro. Insomma, un bell’esempio di amore verso la città e di difesa del suo territorio.
Agostino Milani (Siena Rinasce)