L'ex An risponde al democratico Taccioli
SIENA. Da Agostino Milani del Coordinamento provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo le marignanate del fine settimana con cui il PDL incolpa gli altri del proprio isolamento politico, ecco come al solito arrivare il soccorso rosso. Sulla ennesima polemica scoppiata tra PDL e Lega, che per propri motivi non ha ritenuto di partecipare alla conferenza programmatica del PDL, interviene oggi il PD senese per dare man forte all’amico Marignani, che invece di denunciare i responsabili del fallimento del sistema Siena, se la prende ancora una volta con gli esponenti dell’opposizione. L’intervento di Alberto Taccioli, dirigente provinciale del PD è decisamente strampalato in quanto mette insieme cose che non hanno tra loro un nesso logico, ma ciò nonostante è illuminante sulla dirigenza del PD senese che non riesce a trovare accordi per quanto riguarda il proprio schieramento, a cominciare da partiti non secondari quali Rifondazione e IDV, ma nel contempo si preoccupa di stabilire come debbano comportarsi gli avversari. E per fare tutto ciò riparte, così come di consueto in tutti i documenti del PD, dalle elezioni del 2006, senza accorgersi che nel frattempo la situazione sociale,politica ed economica è totalmente cambiata, che la città sta vivendo una crisi che risente di quella internazionale ma che si amplifica per il crollo verticale di quelle che erano state un tempo le risorse di questo territorio. Il Taccioli dimentica che la crisi drammatica del nostro Ateneo non dipende certamente dalla crisi internazionale e che la voragine finanziaria in cui si dibatte non può essere attribuita ai tagli del governo nazionale. Analogamente dimentica che la Banca MPS, costretta a prendere in prestito 1,9 mld di Tremonti bond, non è più in grado di distribuire dividendi alla Fondazione. Si tratta anche in questo caso della crisi internazionale, dei tagli del Governo oppure di scelte non adeguate? E dimentica inoltre che la nuova amministrazione dovrà gestire la città con pochissime risorse e pur tuttavia indirizzarla verso un nuovo sviluppo che presuppone l’azzeramento di caste e cricche che finora hanno fatto solo i propri affari. Il Taccioli, ovvero colui che poco tempo fa proponeva un aeroporto internazionale, però di piccole dimensioni, da realizzare nel territorio senese, ma non ad Ampugnano, si preoccupa adesso dei rapporti che debbono intercorrere tra i partiti di opposizione e, più in particolare, tra UDC, API e FLI. Si tranquillizzi il Taccioli, sappiamo benissimo quali sono gli interessi della città e poiché mai siamo stati burattini non si pone per noi il problema del burattinaio. E, per favore, eviti con noi certe polemiche, perché non abbiamo la minima intenzione di impegnare il nostro tempo nello scambio di insulti. Come partito siamo appena nati, ma sappiamo per certo che è nostro dovere costruire un progetto che ribadisca la necessità di un etica pubblica, dove non ci sia spazio per interessi personali, che stabilisca degli obbiettivi da realizzare in tempi certi, che garantisca al territorio coesione sociale, occasioni di lavoro ed uno sviluppo durevole nel tempo”.