SIENA. Agostino Milani del Coordinamento comunale di AN interviene a proposito della nascita del partito unico del centrodestra.
"Se è vero che a gennaio, o comunque all’inizio del prossimo anno, nascerà il nuovo Partito, al momento non sono ancora state stabilite le regole per il confluimemento di AN e FI nel nuovo soggetto politico. Debbo inoltre ricordare che AN dovrà passare per un Congresso Nazionale e poiché AN ha una natura popolare ed è abituata a discutere, tale necessario passaggio non può essere considerato un aspetto marginale e che in ogni modo, qualunque saranno le regole, questo passaggio politico non sarà un‘annessione a FI e che, pertanto, a quest’ultima non potranno andare entrambe le cariche di coordinatore provinciale e comunale.
Nell’individuazione degli uomini o donne che assumeranno tali importanti ruoli, al di là della provenienza, dovranno necessariamente essere tenute in considerazione le caratteristiche di coerenza e di spessore politico e culturale che permettano di rappresentare a pieno le diverse sensibilità dell’intero PDL.
Le percentuali di 70 a 30 si riferiscono al quadro nazionale, ma quando queste vengono riportate sul territorio è evidente di come debbasi tenere conto della realtà politica del territorio stesso e che in provincia di Siena esiste, per una serie di motivi che in questa sede non è opportuno esaminare, una realtà ben diversa con AN avente percentuali elettorali superiori a quelle nazionali e con FI che è inferiore alle sue percentuali nazionali di circa il 10%.
Se Fi senese avesse le stesse percentuali nazionali, il quadro politico in provincia di Siena sarebbe molto differente e molti comuni sarebbero oggi amministrati dal centrodestra. E’ evidente come di tutto ciò dovrà essere tenuto conto, come del fatto che in molte realtà locali è presente, dal punto di vista organizzativo, solo il gruppo di AN, mentre in altre solo quello di FI e che in tali realtà un’applicazione del 70 a 30 sarebbe del tutto impossibile.
Per quanto poi riguarda il sottoscritto, mi sembra oltremodo evidente che in una fase politica come quella attuale, parlare di Destra Sociale e di componenti non abbia nessun senso, anche se permangono sensibilità politiche e culturali che si integrano e fanno sì che con il Presidente provinciale Manganelli esista un’identità di vedute politica e non possibilista.
In questa fase sarebbe comunque auspicabile, sin quando non sarà realizzato il PDL, che nessuno parli a nome del PDL stesso. E’ capitato più volte che gli amici del coordinamento comunale di Fi, abbiano esternato valutazioni, non del tutto collimanti con quelle di AN, firmandosi poi come FI PDL, ingenerando confusione e costringendo AN a dare spiegazioni per dichiarazioni che non aveva mai fatto.
Anche se nessuno vuole negarne l’importanza, è ancora presto per parlare di coordinamenti e, proprio per questi motivi, AN preferisce continuare ad impiegare le proprie energie per il radicamento nel territorio, dove nell’ultimo anno sono stati costituiti ben otto nuovi circoli territoriali".