Chiude l’esercizio con un totale di 154 prestiti erogati, per complessivi 546.101 euro
SIENA. L’Assemblea dei Soci di Microcredito di Solidarietà S.p.A., riunitasi in data odierna in video conferenza, in sintonia con le disposizioni emanate dal Governo in materia di emergenza sanitaria, ha approvato il bilancio d’esercizio 2020, chiuso sostanzialmente in pareggio, registrando un utile di 723,54 euro che, in linea con quanto avvenuto nei precedenti esercizi, è stato accantonato a riserva.
Nel corso del 2020 Microcredito di Solidarietà, società di cui Banca MPS è fondatore con una quota del 40%, nonostante la pandemia ha erogato 154 prestiti (-21% rispetto allo scorso anno), a fronte di 232 richieste, per un volume complessivo pari a 546.101 euro (666.543 euro nel 2019). Sul totale dei prestiti erogati, predominano quelli di carattere sociale (141 per un ammontare di 479.044 euro), mentre 13 sono prestiti produttivi per microimprese e formazione, per complessivi 67.057 euro. Nel 2020 la tipologia più ricorrente per il microcredito sociale è rappresentata da “ripristino liquidità”, riferita al 47% dei prestiti erogati. Al contempo sono cresciuti i bisogni legati a “ristrutturazione debiti”, “acquisto mezzi di trasporto” e “pagamenti e acquisti urgenti”; altre motivazioni riguardano “educazione e formazione”, “motivi di salute” ed “esigenze abitative”. Le erogazioni relative al microcredito economico sono pressoché equivalenti fra avvio o esercizio di microimprese e formazione.
Per fasce di età, emerge che, nel 2020, la maggioranza dei richiedenti è costituita da soggetti con età compresa fra i 31 e i 55 anni (53,73%), seguita dagli over 55 (31,77%), mentre gli under 30 costituiscono la parte minoritaria (14,50%); nel 2020 è ripresa la tendenza di richieste da parte degli italiani, superiori rispetto a quelle degli stranieri (143 contro 89 richieste). Anche questo Bilancio ha confermato la predominanza del genere maschile rispetto a quello femminile (143 contro 89 richieste).
Nell’esercizio 2020 i centri di ascolto di Microcredito di Solidarietà sono aumentati, passando dai 40 del 2019 a 45, anche come conseguenza delle nuove convenzioni sottoscritte con i Comuni di Montalcino e Castelnuovo Berardenga, la Cooperativa Sociale Melograno di Follonica, nonché della formalizzazione della convenzione con la Diocesi di Montepulciano Chiusi Pienza e dell’accordo con l’ARCI a sostegno degli immigrati “protetti”.
“L’ultimo anno è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica, ahimè ancora in corso, e quindi da una grande precarietà per migliaia di famiglie e imprese, che ha comportato ripercussioni negative a livello economico e di sviluppo del territorio. Gli effetti della pandemia si sono manifestati soprattutto attraverso la vanificazione dei fatturati, la cancellazione di diverse partite IVA dei lavoratori autonomi, la chiusura o la sospensione di varie attività produttive, comportando un conseguente aumento del tasso di disoccupazione e della precarietà, dei fallimenti e del lavoro in nero – spiega Vittorio Stelo, Presidente di Microcredito di Solidarietà -. In un contesto economico e sociale così bersagliato, il Microcredito di Solidarietà si è impegnato al massimo per sostenere le realtà più difficili, erogando prestiti ai soggetti in condizioni di disagio e anche di povertà – talvolta estrema – con l’intento di offrire anche in prospettiva un ausilio concreto alle famiglie più bisognose, nonché a quelle categorie maggiormente afflitte dalla situazione di difficoltà ed emergenza, come i giovani – isolati e spaventati dall’incertezza del futuro – le donne e gli anziani. Investire nei giovani e nelle famiglie – prosegue Stelo – rappresenta la nostra vera priorità, per contrastare in particolare i preoccupanti fenomeni dei “poveri assoluti”, della marginalizzazione, della delocalizzazione delle intelligenze e della denatalità, recentemente molto accentuati, anche sul piano nazionale. Da quindici anni sosteniamo i soggetti bisognosi tra le province di Siena, Massa Carrara e Grosseto e ora, più che mai, lavoriamo per cercare di contenere quel divario, in drammatica estensione, che separa ancora molte persone da una vita decorosa, senza contare l’aggravante delle lacerazioni sociali e della rarefazione dei rapporti interpersonali generate dalla pandemia e dal quasi esclusivo ricorso alla tecnologia.”
L’Assemblea dei Soci ha, inoltre, confermato la nomina di Elena Burgassi e Filippo Neri come nuovi Consiglieri di Amministrazione al posto di David Luciano Chiti ed Emilio Cicaloni.