SIENA. All'assemblea dei soci del Microcredito, il presidente di Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari ha sottolineato "la notevole positività sociale del Microcredito di solidarietà e l’innovativa soluzione adottata (struttura societaria del tutto indipendente dalla Banca Monte dei Paschi). Lo strumento è idoneo ed efficace per una fascia di soggetti deboli che in questo periodo si va purtroppo allargando. La Banca Monte dei Paschi ha dato e continuerà a dare il suo pieno appoggio, in termini di risorse, tecnologie e strumentazione, a questa iniziativa , quale particolare segno di una diversità culturale e comportamentale. Tale diversità la porta a continuare a fare banca tradizionale soprattutto verso la clientela retail, mantenendo particolare cura ed attenzione all'innovazione di prodotti e servizi".
All’assemblea sono stati illustrati i dati registrati in base all’attività dello scorso anno. I 15 centri di ascolto della Società hanno veicolato un crescente volume di richieste di finanziamento, particolarmente significativo sul finale del 2008. Mentre l’incremento delle domande su base annua è pari al 41.8%, considerando il periodo novembre 2008 – gennaio 2009, si registra un incremento del 77.30% sull’analogo periodo dell’anno precedente. Questo è un ulteriore negativo sintomo delle crescenti difficoltà determinate dalla crisi.
I finanziamenti complessivamente concessi al 31.12.2008 dalla Società, a partire dal suo avvio, ammontano ad € 680.000 (alla data del 31.01 c.a. sono già saliti ad € 712.000 con un incremento del 4.7%).
Il 70% delle somme erogate è andato a favore del personale immigrato (che rappresenta di contro il 58.9% dei richiedenti) rispetto al 52% del finanziato nello scorso anno. Relativamente alle erogazioni a favore del personale immigrato femminile si registra un sostanzioso incremento (+29.5%) ancor più importante ove si tenga conto del riequilibrio avvenuto nelle erogazioni dove, facendo base 100 il totale delle erogazioni agli immigrati, si è passati (2007) da una ripartizione 77/23 a favore degli uomini ad un più deciso riequilibrio 58/42 a favore delle donne nel 2008.
Per quanto riguarda le classi di età dei richiedenti, una rilevazione ad hoc ha riportato tali risultati: fino a 29 anni: 13% dei richiedenti, da 30 a 45 anni: 50%, da 46 a 60 anni: 31%, da 61 a 75 (limite massimo consentito): 6%.
Nel corso del 2008 la mutazione e l’aggravamento della crisi (da solo finanziaria a generale economica) ha progressivamente colpito tutte le fasce della popolazione con maggiore intensità su quelle più deboli. Ne è conseguito da un lato un incremento delle domande di finanziamento e dall’altro lato un abbassamento del valore medio richiesto. Questo secondo aspetto evidenzia ancor più come le fasce marginali della popolazione siano costrette a ricorrere all’indebitamento (in assenza di eventuali sostegni) non solo per coprire bisogni primari ma anche per tutta una serie di elementari necessità (nel primo scorcio del 2009 è proseguita la tendenza e la media si assesta intorno ai 2.000.00 € a prestito).
Per quanto riguarda le principali motivazioni che stanno alla base delle richieste di finanziamento, se da un lato si deve registrare una sostanziale stabilità delle domande imputabili ad esigenze abitative/ricongiungimento familiare ed acquisto mezzi di trasporto/avvio micro attività, dall’altro lato emerge una forte contrazione delle richieste per ristrutturazione debiti/acquisti urgenti (-54%) ed una esplosione di domande per esigenze multiple e diverse (+270%). Sono due emblematiche manifestazioni dello stesso sintomo negativo: l’abnorme crescita delle criticità all’interno delle fasce più deboli non determinato più da un singolo motivo ma da un loro proliferare in conseguenza dell’aggravamento della predetta crisi.
E’ interessante effettuare anche una breve analisi sociale dell’universo rappresentato dal totale nominativi richiedenti. Importante e significativa è la crescita delle domande provenienti dal mondo femminile (italiane ed immigrate) passate da un 27.33% del 2007 al 42.22% del 2008 (crescita del 219% su base annua).
Le richieste provenienti dal personale immigrato, sempre state superiori a quelle dei richiedenti italiani, nel 2008 hanno registrato un incremento pari al 57.9%, a dimostrazione dell’azione capillare positivamente svolta dal volontariato.
L’insieme delle nazioni di appartenenza degli immigrati richiedenti è cresciuto passando dai 29 Stati del 2007 ai 41 del 2008.
Il modello organizzativo prescelto dalla Società prevede la fondamentale presenza di volontari che mettono a disposizione parte del proprio tempo libero per accogliere le persone e per svolgere buona parte degli adempimenti amministrativi preliminari all’analisi, alle valutazioni del merito creditizio ed alle decisioni finali sulle richieste. L’attività del personale volontario si sviluppa sia presso i Centri di Ascolto (ove è particolarmente importante la loro conoscenza del tessuto sociale) diffusi nel territorio sia presso la sede della Società.
La crisi economico-finanziaria in atto ha trovato Siena in possesso di uno strumento: Microcredito di solidarietà, pronto ad intervenire con una organizzazione e con un sistema informativo collaudati e con centri d’ascolto in corso di potenziamento. Possiamo affermare che la modalità operativa di Microcredito di solidarietà, e cioè quella di utilizzare il sistema bancario esclusivamente come tesoreria e non come finanziatore di prestiti, si sta rivelando, a causa del tessuto economico delle famiglie sempre più deteriorato, come fondamentale per poter operare con più snellezza e rapidità, pur senza perdere di vista il rischio che di volta in volta si assume e che risulta sempre più bisognoso di essere supportato da un seguimento sia da parte dei servizi sociali, che da parte del volontariato.
All’assemblea sono stati illustrati i dati registrati in base all’attività dello scorso anno. I 15 centri di ascolto della Società hanno veicolato un crescente volume di richieste di finanziamento, particolarmente significativo sul finale del 2008. Mentre l’incremento delle domande su base annua è pari al 41.8%, considerando il periodo novembre 2008 – gennaio 2009, si registra un incremento del 77.30% sull’analogo periodo dell’anno precedente. Questo è un ulteriore negativo sintomo delle crescenti difficoltà determinate dalla crisi.
I finanziamenti complessivamente concessi al 31.12.2008 dalla Società, a partire dal suo avvio, ammontano ad € 680.000 (alla data del 31.01 c.a. sono già saliti ad € 712.000 con un incremento del 4.7%).
Il 70% delle somme erogate è andato a favore del personale immigrato (che rappresenta di contro il 58.9% dei richiedenti) rispetto al 52% del finanziato nello scorso anno. Relativamente alle erogazioni a favore del personale immigrato femminile si registra un sostanzioso incremento (+29.5%) ancor più importante ove si tenga conto del riequilibrio avvenuto nelle erogazioni dove, facendo base 100 il totale delle erogazioni agli immigrati, si è passati (2007) da una ripartizione 77/23 a favore degli uomini ad un più deciso riequilibrio 58/42 a favore delle donne nel 2008.
Per quanto riguarda le classi di età dei richiedenti, una rilevazione ad hoc ha riportato tali risultati: fino a 29 anni: 13% dei richiedenti, da 30 a 45 anni: 50%, da 46 a 60 anni: 31%, da 61 a 75 (limite massimo consentito): 6%.
Nel corso del 2008 la mutazione e l’aggravamento della crisi (da solo finanziaria a generale economica) ha progressivamente colpito tutte le fasce della popolazione con maggiore intensità su quelle più deboli. Ne è conseguito da un lato un incremento delle domande di finanziamento e dall’altro lato un abbassamento del valore medio richiesto. Questo secondo aspetto evidenzia ancor più come le fasce marginali della popolazione siano costrette a ricorrere all’indebitamento (in assenza di eventuali sostegni) non solo per coprire bisogni primari ma anche per tutta una serie di elementari necessità (nel primo scorcio del 2009 è proseguita la tendenza e la media si assesta intorno ai 2.000.00 € a prestito).
Per quanto riguarda le principali motivazioni che stanno alla base delle richieste di finanziamento, se da un lato si deve registrare una sostanziale stabilità delle domande imputabili ad esigenze abitative/ricongiungimento familiare ed acquisto mezzi di trasporto/avvio micro attività, dall’altro lato emerge una forte contrazione delle richieste per ristrutturazione debiti/acquisti urgenti (-54%) ed una esplosione di domande per esigenze multiple e diverse (+270%). Sono due emblematiche manifestazioni dello stesso sintomo negativo: l’abnorme crescita delle criticità all’interno delle fasce più deboli non determinato più da un singolo motivo ma da un loro proliferare in conseguenza dell’aggravamento della predetta crisi.
E’ interessante effettuare anche una breve analisi sociale dell’universo rappresentato dal totale nominativi richiedenti. Importante e significativa è la crescita delle domande provenienti dal mondo femminile (italiane ed immigrate) passate da un 27.33% del 2007 al 42.22% del 2008 (crescita del 219% su base annua).
Le richieste provenienti dal personale immigrato, sempre state superiori a quelle dei richiedenti italiani, nel 2008 hanno registrato un incremento pari al 57.9%, a dimostrazione dell’azione capillare positivamente svolta dal volontariato.
L’insieme delle nazioni di appartenenza degli immigrati richiedenti è cresciuto passando dai 29 Stati del 2007 ai 41 del 2008.
Il modello organizzativo prescelto dalla Società prevede la fondamentale presenza di volontari che mettono a disposizione parte del proprio tempo libero per accogliere le persone e per svolgere buona parte degli adempimenti amministrativi preliminari all’analisi, alle valutazioni del merito creditizio ed alle decisioni finali sulle richieste. L’attività del personale volontario si sviluppa sia presso i Centri di Ascolto (ove è particolarmente importante la loro conoscenza del tessuto sociale) diffusi nel territorio sia presso la sede della Società.
La crisi economico-finanziaria in atto ha trovato Siena in possesso di uno strumento: Microcredito di solidarietà, pronto ad intervenire con una organizzazione e con un sistema informativo collaudati e con centri d’ascolto in corso di potenziamento. Possiamo affermare che la modalità operativa di Microcredito di solidarietà, e cioè quella di utilizzare il sistema bancario esclusivamente come tesoreria e non come finanziatore di prestiti, si sta rivelando, a causa del tessuto economico delle famiglie sempre più deteriorato, come fondamentale per poter operare con più snellezza e rapidità, pur senza perdere di vista il rischio che di volta in volta si assume e che risulta sempre più bisognoso di essere supportato da un seguimento sia da parte dei servizi sociali, che da parte del volontariato.