Giordano ricorda che è dall'inizio del mandato che il presidente della Fondazione si defila
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SIENA.Negli ultimi tempi le critiche e le censure nei confronti dell’operato del prof. Clarich quale presidente della Fondazione Monte dei Paschi si sono particolarmente intensificate, ma molte di esse appaiono quanto meno tardive e, proprio per questo, pretestuose o nascenti da un equilibrismo politico in cui si tenta di cucirsi addosso un vestito nuovo negando responsabilità dirette o di appartenenza.
E’ dall’inizio del suo mandato che il presidente delle Fondazione è stato autore di esternazioni che lasciavano pochi spazi di dubbio sulla volontà di un progressivo affievolimento dello storico legame con il territorio, legame che passa senza ombra di dubbio anche dalle previsioni dello Statuto del Comune di Siena che, pur non potendo piacere a tutti, dovrebbero costituire un vincolo sia per i designanti che per i designati in organismi partecipati dall’amministrazione comunale.
Proprio per questo a più riprese una parte dell’opposizione, tra cui Siena Rinasce ed il Movimento Civico Senese, aveva chiesto al sindaco l’impegno ad approvare l’annuale atto di indirizzo nei confronti della FMPS ed al prof. Clarich ed i membri di nomina comunale di riferire in Consiglio o nella Conferenza dei capigruppo sulla propria attività, ma le ripetute istanze sono state ostacolate fino al diniego.
Oggi levano gli scudi una parte di coloro che hanno consentito al sindaco di effettuare le scelte che hanno determinato le situazioni criticate e si lascia ancora il campo aperto a ravvedimenti operosi o, in alternativa, a pseudonimi della parola dimissione che, forse, fa troppa paura per poterla pronunciare ed è poco chic.
Per quello che ci riguarda non andremo all’ammasso, non rincorreremo iniziative estemporanee e contraddittorie, non ci faremo paladini di chi, magari, è stato trattato male ed ora alza la voce, ma continueremo per la nostra strada con coerenza e nel rispetto del mandato elettorale.
Giuseppe Giordano, Movimento Civico Senese