Il PD ha gestito Siena in modo padronale

Di fronte al nuovo scandalo che ha recentemente investito il Monte dei Paschi di Siena portando alle inevitabili dimissioni dell’avvocato Giuseppe Mussari da presidente dell’ABI, assistiamo in città ad un non richiesto, ma assillante ‘scaricabarile’ generalizzato.
Nessuno sapeva nulla! Ma è davvero possibile? A nostro avviso due possono essere i punti di osservazione: il primo di tipo tecnico, il secondo di natura politica.
Sotto il profilo tecnico è difficile pensare che operazioni finanziarie come quella denominata ‘Alexandria’siano state condotte senza la conoscenza del Direttore generale della Banca, del Collegio dei Revisori, del Consiglio di Amministrazione, della Società di Revisione e degli stessi organi della Fondazione. Ma su questi aspetti non è nostro compito fare ulteriori riflessioni o valutazioni di merito che invece spetteranno alla Magistratura, la quale, non abbiamo dubbi, individuerà responsabilità e darà finalmente un nome ai responsabili.
Ci interessa, maggiormente, valutare l’aspetto politico e, come abbiamo sempre sostenuto, ed oramai risulta essere vox populi, la Presidenza della Banca da parte di Mussari non ha rappresentato ‘un uomo solo al comando’, ma la punta di diamante di una gestione affidata ad un intero partito: il Partito Democratico.
Il PD ha gestito Siena in modo padronale, coinvolgendo tutte le istituzioni in un unico sistema fino a poco tempo fa portato come esempio di grande efficienza dagli stessi artefici. E’ evidente che il PD attraverso la propria nomenclatura locale gestiva il potere in modo più o meno armonioso ed è difficile pensare che tale nomenclatura locale non avesse importanti collegamenti con gli organi superiori in particolare su scelte importanti e di ampio respiro. Tutto ciò ha favorito una gestione del Monte dei Paschi più orientata a perseguire di fatto gli interessi del partito piuttosto che quelli della Banca, con i purtroppo noti, gravi e conseguenti riflessi per l’Istituto stesso e per tutta la città.
Sarebbe meglio che ognuno, con un atto di dignità e rispetto verso la città, assumesse le proprie responsabilità e ne traesse le debite conseguenze anche sotto il profilo di un eventuale futuro impegno politico.
Per quanto ci riguarda il nostro principale impegno è quello di continuare a lavorare perché un metodo diverso di gestione della cosa pubblica e delle sue principali istituzioni diventi patrimonio di tutti.
Movimento Civico Senese