In un comizio in piazza Salimbeni parla di droga, migranti, Europa, mafia... e Siena

SIENA. “Mps è Siena, è la banca, è il risparmio nel mondo. E’ sopravvissuto a epidemie, pestilenze, carestie, guerre risorgimentali, guerre mondiali, e non è sopravvissuto al Pd. Quando sono arrivati il toscanissimo Renzi e Padoan un’azione valeva più di 400 euro, oggi ne vale 2”. Così Matteo Salvini durante un comizio in piazza Salimbeni a sostegno del candidato sindaco De Mossi. “La sinistra è passata da Gramsci e Berlinguer a Corona e Balotelli. Quelli della sinistra stavano imbalsamati in ufficio, dormivano. Leggevo che c’è qualche sindaco del Pd che mi ricopre di insulti. E io, allora, andrò in quei comuni a dimostrare che il ministro c’è”.
“La sinistra e il Pd non sono più padroni né di Siena, né di Pisa né della Toscana. Vogliamo portare onestà e trasparenza nel palazzo comunale – ha detto Salvini -, aprire i cassetti, far lavorare chi merita e non solo gli amici degli amici”. E all’ex premier Gentiloni, che lo ha criticato perchéè in campagna elettorale, replica: “Forse non sa che siamo nel 2018, esistono i telefoni, la rete, dalle 7 di mattina in contatto con uffici – ha risposto Salvini – ma per me fare il ministro è stare tra la gente. Quelli del Pd – ha concluso – sono stati chiusi negli uffici e sono stati strabocciati dagli elettori. Lezioni dal signor Gentiloni non ne prendo”.
“Ora la Merkel telefona. Ora è cambiata la musica, l’Italia torna ad essere un Paese libero. In questi anni sono sbarcati 650 mila immigrati, la maggioranza dei quali non è rifugiata politica. Quindi basta. Al ministero erano abituati a chiedere dove li facciamo sbarcare. I prossimi venti barconi vadano in direzione Francia. Magari li accoglieranno a champagne… Non accettiamo da Macron lezioni di buona educazione”, ha detto parlando del problema dei migranti.
In autunno la polizia davanti alle scuole per scovare gli spacciatori. “In autunno farò in modo che Carabinieri e Polizia stiano davanti alle scuole, gli spacciatori devono finire in galera e poi devono starci”.
“L’Italia non è più un Paese in vendita. Occupato, un po’ francese e un po’ tedesco. A Bruxelles devono capire che è cambiata l’aria. Lo mangiasse Macron il riso cambogiano con i fertilizzanti, che così diventa ancora più elegante”, ha sottolineato.
“Saviano è l’ultimo dei miei problemi: noi combattiamo la mafia con i fatti e non con le chiacchiere, che hanno arricchito qualcuno ma non gli italiani. Le ville dei mafiosi devono diventare giardini”