"La firma di Senni è un grande risultato e la via per il più ampio consenso possibile"
“Per quanto ci riguarda non c’è nessun problema politico”. Risponde così il capogruppo della maggioranza di Centrosinistra del Consiglio Comunale di Siena Massimo Bianchi alle dichiarazioni rilasciate oggi dai consiglieri Giovanni Bazzini, Anna Gioia, Luca Guideri, Lucio Pace, Alessandro Piccini, Gianluca Ranieri.
“Ho letto – continua Bianchi – con grande stupore le dichiarazioni dei sei consiglieri comunali, dal momento che abbiamo già tenuto quatto riunioni del gruppo e lunedì e’ in programma una quinta, nella quale tutti i consiglieri potranno portare il loro contributo. Il testo che abbiamo presento, infatti, e’ frutto di un’elaborazione collettiva e della maggioranza. Dopo che l’ultimo consiglio comunale mi aveva dato un mandato di trovare la massima unitarietà possibile, coinvolgendo i vari soggetti. Un obiettivo di non facile raggiungimento, poiché diversi gruppi partono da posizioni diverse. Tuttavia lo spirito di attaccamento alla città che vive in tutto il consiglio comunale, nonché la consapevolezza di un momento davvero difficile ha consentito un confronto davvero costruttivo. La firma di Sandro Senni e’ da considerare non solo un grande risultato, ma un punto di partenza per giungere in consiglio al più ampio consenso possibile”.
“La ricerca di unità di intenti e condivisione delle scelte politiche che interessano tutta la nostra collettività è un risultato che cerchiamo sempre con impegno. Quindi non capisco perché si voglia vedere in questa condivisione un problema politico o la messa in discussione del risultato elettorale. Se cercassimo nuove alleanze, come si insinua nelle dichiarazioni dei consiglieri, lo faremmo dopo averne parlato prima tutti insieme e nella massima trasparenza, ma non è questo il caso. Ci pare pretestuoso – continua Bianchi – dare a questa firma significati che non ha”.
“Quanto all’accusa di trasformismo inviterei i firmatari a riflettere in quanto nella scorsa legislatura abbiamo assistito ad un passaggio da Liste civiche a Margherita in una sola notte e senza alcuna spiegazione”.
“Sarebbe, inoltre, grave se questa iniziativa dei consiglieri fosse in qualche modo collegata all’indomani della lista che la Fondazione ha deliberato per il consiglio di amministrazione della Banca Monte dei Paschi. Lista caratterizzata da un netto rinnovamento e da scelte precise sulle professionalità. Un passo di discontinuità che aveva scelto lo stesso consiglio comunale approvando all’uninanimita’ un ordine del giorno il 29 novembre scorso”.
“Le vecchie appartenenze – conclude Bianchi – a partiti che non esistono più a cui sono riconducibili i firmatari, rischiano di essere solo un modo di riproporre le solite rendite di posizione di natura correntizia, che contrastano, sia con l’interesse generale, che con lo spirito con il quale e’ nato il Pd. Sono sereno per aver fatto tutto quanto compete al mio ruolo, da lunedì continuerò come sempre a lavorare per la massima coesione possibile della maggioranza”