di Augusto Mattioli
SIENA. La Regione toscana non sembra intenzionata ad un intervento una tantum – leggi l’acquisto del policlinico universitario delle Scotte, ipotesi che circola da qualche settimana – per risolvere i preoccupanti problemi finanziari dell’università senese. Il presidente Claudio Martini, intervenendo stamattina alla Fondazione Montepaschi per la presentazione del fondo Toscana Innovazione, riservato a piccole e medie imprese toscane ad alta tecnologia, nell’incontro con i giornalisti ha delineato una strategia diversa riguardo gli atenei regionali. “Nelle università toscane – ha detto – ci sono situazioni di difficoltà. Per quanto ci riguarda vogliamo dare una mano a tutte ma senza privilegiare una piuttosto che un’altra. Bisogna fare un ragionamento con tutte le università e capire le dimensioni dei loro problemi – ma per quanto ci riguarda non abbiamo alcuna competenza sull’università, se non nel diritto allo studio. Sulla questione delle Scotte stiamo lavorando ma dobbiamo vedere il problema nel suo insieme. Siamo disposti a dare una mano ma occorre entrare in un logica di prospettiva e capire come evitare che il buco si ripeta”.
Sulla stessa linea anche il presidente della Fondazione, Gabriello Mancini. “Sulle università è giunto il momento di fare una riflessione a livello regionale per come sono organizzate e spingerle, facendo sistema, verso la massima eccellenza possibile, evitando duplicazioni di corsi”. Mancini ha ricordato il lavoro fatto nel polo universitario grossetano per la razionalizzazione dei corsi.
Martini con i giornalisti ha parlato anche – e soprattutto – della crisi economica e del ruolo che Banca Mps e Fondazione Mps possono avere nel suo superamento. “Con un gioco di squadra, con un sistema di collaborazione vasto e articolato nel reciproco rispetto dei ruoli. Lavoriamo – ha sottolineato Martini – per far avanzare processi virtuosi per un beneficio reciproco Mai come oggi è perdente la linea di andare un ordine sparso. In Toscana questo modo di comportarsi non funzionerebbe".
Per trovare strategie comuni di risposta alla crisi in atto Martini ha annunciato che la regione organizzerà entro qualche settimana una riunione con Banche, Fondazioni e istituzioni locali per discutere operazioni di sostegno all’economia locale. Successivamente ci sarà un secondo passaggio con il sistema imprenditoriale e dell’università. Martini non ha nascosto il fatto che “in giro ci sia molta preoccupazione. Soprattutto per la consapevolezza che tutte le conseguenze del terremoto finanziario non si sono ancora manifestate. Nella nostra regione – occorre dare il segno di una fiducia condivisa”. Martini ricordando di avere invitato il ministro Scajola a visitare la Toscana per una serie di incontri con il mondo economico e istituzioni ha detto che “ la politica nazionale è orientata verso le grandi imprese del paese. Ma per il resto dell’imprenditoria cosa si propone? Le difficoltà arriveranno anche qui”. Il presidente della fondazione Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra fondazione, e la regione ricordando che per gli utili da distribuire quest’anno c’è una “grande attenzione” alle domande presentate dalla regione. In particolare sulla sanità e sulla cooperazione internazionale.
Mancini ha confermato che per la fondazione il settore dello sviluppo economico è fondamentale Basti pensare che la percentuale di risorse che vi sono destinate è del 40% contro il 6,5% di tutte le altre fondazioni. Mancini infine riguardo la Finanziaria senese di sviluppo ha detto che si stanno elaborando strumenti strategici che le permettano di poter fare nuovi investimenti.
SIENA. La Regione toscana non sembra intenzionata ad un intervento una tantum – leggi l’acquisto del policlinico universitario delle Scotte, ipotesi che circola da qualche settimana – per risolvere i preoccupanti problemi finanziari dell’università senese. Il presidente Claudio Martini, intervenendo stamattina alla Fondazione Montepaschi per la presentazione del fondo Toscana Innovazione, riservato a piccole e medie imprese toscane ad alta tecnologia, nell’incontro con i giornalisti ha delineato una strategia diversa riguardo gli atenei regionali. “Nelle università toscane – ha detto – ci sono situazioni di difficoltà. Per quanto ci riguarda vogliamo dare una mano a tutte ma senza privilegiare una piuttosto che un’altra. Bisogna fare un ragionamento con tutte le università e capire le dimensioni dei loro problemi – ma per quanto ci riguarda non abbiamo alcuna competenza sull’università, se non nel diritto allo studio. Sulla questione delle Scotte stiamo lavorando ma dobbiamo vedere il problema nel suo insieme. Siamo disposti a dare una mano ma occorre entrare in un logica di prospettiva e capire come evitare che il buco si ripeta”.
Sulla stessa linea anche il presidente della Fondazione, Gabriello Mancini. “Sulle università è giunto il momento di fare una riflessione a livello regionale per come sono organizzate e spingerle, facendo sistema, verso la massima eccellenza possibile, evitando duplicazioni di corsi”. Mancini ha ricordato il lavoro fatto nel polo universitario grossetano per la razionalizzazione dei corsi.
Martini con i giornalisti ha parlato anche – e soprattutto – della crisi economica e del ruolo che Banca Mps e Fondazione Mps possono avere nel suo superamento. “Con un gioco di squadra, con un sistema di collaborazione vasto e articolato nel reciproco rispetto dei ruoli. Lavoriamo – ha sottolineato Martini – per far avanzare processi virtuosi per un beneficio reciproco Mai come oggi è perdente la linea di andare un ordine sparso. In Toscana questo modo di comportarsi non funzionerebbe".
Per trovare strategie comuni di risposta alla crisi in atto Martini ha annunciato che la regione organizzerà entro qualche settimana una riunione con Banche, Fondazioni e istituzioni locali per discutere operazioni di sostegno all’economia locale. Successivamente ci sarà un secondo passaggio con il sistema imprenditoriale e dell’università. Martini non ha nascosto il fatto che “in giro ci sia molta preoccupazione. Soprattutto per la consapevolezza che tutte le conseguenze del terremoto finanziario non si sono ancora manifestate. Nella nostra regione – occorre dare il segno di una fiducia condivisa”. Martini ricordando di avere invitato il ministro Scajola a visitare la Toscana per una serie di incontri con il mondo economico e istituzioni ha detto che “ la politica nazionale è orientata verso le grandi imprese del paese. Ma per il resto dell’imprenditoria cosa si propone? Le difficoltà arriveranno anche qui”. Il presidente della fondazione Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra fondazione, e la regione ricordando che per gli utili da distribuire quest’anno c’è una “grande attenzione” alle domande presentate dalla regione. In particolare sulla sanità e sulla cooperazione internazionale.
Mancini ha confermato che per la fondazione il settore dello sviluppo economico è fondamentale Basti pensare che la percentuale di risorse che vi sono destinate è del 40% contro il 6,5% di tutte le altre fondazioni. Mancini infine riguardo la Finanziaria senese di sviluppo ha detto che si stanno elaborando strumenti strategici che le permettano di poter fare nuovi investimenti.