Il ministro a Siena per un'iniziativa politica ha sostenuto anche le scelte dell'agricoltura
SIENA.(a. m.) “Il centrosinistra, il Pd, oggi, è l’unica proposta seria a credibile sul tavolo.Lavoriamo per essere il primo partito del paese. Di qui al 4 marzo si lavora per questo obiettivo. Non penso ad un governo di larghe intese”. E’ la risposta del ministro dell’agricoltura Maurizio Martina ai giornalisti che gli chiedevano un commento sugli ultimi sondaggi che vedrebbero il Pd al 23% e quindi con minori possibilità di tornare al governo e portare avanti il suo programma. “In questo periodo – ha puntualizzato Martina – bisogna cercare di convincere più italiani possibile che il lavoro di cambiamento impostato in questi anni va continuato con serietà'”.
Martinanon ha nascosto la sua preoccupazione per le posizioni del centrodestra e del movimento Cinque Stelle. “Mi fanno paura gli estremismi della destra ma anche le improvvisazioni dei Cinque stelle. Lo si vede anche in queste ore: predicavano delle cose che poi non sono riusciti a gestire in casa loro, figuriamoci governare un paese. Con grande serietà e con grande responsabilità chiediamo un voto al Paese per continuare questa stagione di cambiamento. Non vorrei che l’Italia tornasse indietro alle vecchie formule di Arcore e non vorrei scegliesse delle vie come quelle interpretate dai Cinque stelle, che non mi paiono all’altezza dei problemi italiani”.
“Dobbiamo andare avanti in agricoltura con la grande convinzione di dover proteggere il nostro made in Italy di qualità agroalimentare, quindi le nostre produzioni, le nostre dop, le nostre igp e di farlo pensando ai mercati del mondo senza correre dietro alle logiche folli di chi come Salvini va in giro per il paese dicendo che l’Italia trova un futuro con i dazi”, ha puntualizzato Maurizio Martina, parlando del futuro del settore agroalimentare.
“In realtà – ha aggiuntoà – se si introducessero i dazi faremmo un clamoroso autogool perché segheremmo il ramo su cui siamo seduti, che è quello dell’export agroalimentare”. Martina ha dato un giudizio positivo sul lavoro svolto in questi anni in agricoltura. “Ciò che abbiamo fatto credo sia importante e che debba essere riconosciuto il fatto che dopo tanto tempo l’Italia è tornata a fare politiche agricole, a fare scelte a sostegno dell’agricoltura e dell’agroalimentare. Abbiamo raggiunto risultati importanti come il record nell’export nell’agroalimentare mai raggiunto dal nostro paese, superando i 41 miliardi, abbiamo lavorato per sostenere l’ingresso di giovani in agricoltura: ci sono dati interessantissimi su un ritorno all’interesse agricolo anche da parte di ragazzi e ragazze under 40. Dobbiamo lavorare ancora tanto per tutelare il reddito degli agricoltori”.