SIENA. Sono in nostri amministratori che non sanno cogliere le potenzialità esistenti della nostra città, il valore delle nostre ricchezze artistiche, architettoniche, culturali e delle bellezze naturali del nostro territorio. Sono assenti nello scenario ove si formano e si attuano le decisioni, tanto che sotto il loro sguardo passivo, altri decidono e sottraggono a Siena i più importanti enti (Sede Asl, Camera di Commercio, etc.). Il loro ruolo passivo non può metterli nella condizione di elaborare piani e progetti nel settore che più caratterizza la città, quello artistico-culturale. Non sanno creare nuovi e più attenti interessi intorno al grande patrimonio delle arti visive, che pervade Siena e il suo territorio.
Occorre dare vita a corsi post-laurea per la formazione di operatori culturali, affinché questi svolgano, poi, il ruolo di “ambasciatori”, in Italia e all’estero, delle bellezze senesi e possano valorizzare i nostri siti. Fare in modo che il turista non sia soltanto un visitatore frettoloso, che in tre ore di presenza crede di aver conosciuto Siena, ma un visitatore capace di apprezzare “più da vicino” le nostre opere artistiche e il nostro territorio.
Quando gli amministratori cittadini sapranno riflettere sull’importanza e sul ruolo che la cultura può svolgere anche sotto il profilo della produzione della ricchezza, e comprendere che un progetto culturale possa diventare fattore di crescita e di sviluppo per gran parte degli attori economici locali? Perché si continua a mantenere in una “zona oscura” la Pinacoteca senese? Perché non si creano eventi per “aprire” all’attenzione nazionale e internazionale la grande pittura senese contenuta nel nostro museo, che abbraccia l’intero periodo compreso tra il 13° e il 18° secolo, e che rappresenta un punto centrale della storia della pittura in Italia e nel mondo? Come costruire un progetto culturale intorno a nomi come Duccio Boninsegna, Simone Martini, Taddeo di Bartolo, Vecchietta, Sodoma, Rutilio Manetti, solo per citare i più noti? Quando gli amministratori locali proveranno a impegnarsi per individuare priorità, strategie, dinamiche operative? Occorre coinvolgere la nostra università e i nostri operatori turistici, per dare avvio a una politica di investimenti in strutture ricettive, nelle tecnologie, nella formazione, nella pubblicità.
Siamo convinti che il nostro Ente pubblico non troverà la forza e la capacità di realizzare progetti e programmi che vadano oltre l’ordinaria gestione del bilancio comunale.
Per tali ragioni il nostro Circolo vuole essere di stimolo nei confronti della cittadinanza senese, intorno a questi temi, per ricordare che i beni culturali sono per Siena e per il suo territorio il vero petrolio da coltivare. Sena Civitas intende dare il proprio contributo affinché Siena esca dalla trappola della recessione, per inaugurare una nuova fase di valorizzazione delle risorse, investendo in progettualità sulle ricchezze storico-artistiche del proprio territorio.
Fiorella Mariotti – Circolo Sena Civitas