di Augusto Mattioli
SIENA. Le primarie? Un’esperienza importante per il Pd perché i diversi candidati possono aumentare la penetrazione del partito nella società civile. Lo ha sottolineato Mauro Mariotti, candidato alla nomination per la presidenza della Provincia alle elezioni di primavera, alle Piramidi di Asciano.
Mariotti dà un giudizio positivo sul come si sta sviluppando la campagna elettorale dei candidati. Senza apparenti tensioni. Senza toni polemici: “Da quando è cominciata non c’è stato nessuno screzio tra di noi. Siamo tre persone che si rispettano, certo con storie diverse, con vissuti diversi. Sono convinto che si andrà avanti così fino alle primarie del primo di febbraio. E il vincitore se lo vorrà, potrà raccogliere il contributo degli altri”.
Ad ascoltare Mariotti, sollecitato dai giornalisti, una folta platea di iscritti. Molti i sindacalisti della Cgil, di cui è stato segretario provinciale. Presente anche Luciana Bartaletti. Un gruppo che potrebbe essere nel Partito Democratico senese una corrente interna. Sarà comunque interessante vedere i rapporti di forza che si evidenzieranno proprio grazie alla consultazione.
Mariotti ha fatto anche un riferimento all’assemblea del Pd che si terrà domani per la rielezione, salvo sorprese, di Elisa Meloni a segretaria provinciale dopo il negativo blitz di qualche settimana fa. "Penso che questa atmosfera delle primarie si abbia anche in questa occasione- Il partito ha bisogno di un gruppo dirigente unito, di una direzione condivisa”. Il candidato ha poi parlato delle sue idee di governo della Provincia se sarà scelto e poi eletto. Partendo dalla realtà di una crisi, “forse la più grave dopo quella del 29. La nostra provincia sarà colpita duramente con molte aziende che rischiano la chiusura. Il mio programma prevede interventi immediati e di emergenza. Centrale sarà il lavoro”. E infatti la prima cosa che farebbe Mariotti – se eletto alla presidenza – sarebbe un incontro con sindaci, sindacati, associazioni di categoria per trovare insieme soluzioni per far fronte a mesi difficili. Non poteva mancare un riferimento, ovviamente, alle risorse della Fondazione “Occorre capire come utilizzarle” ha detto ma bisognerà tagliare qualcosa. Bisognerà vedere quali interventi rinviare, magari anche qualche intervento internazionale e impiegarle per le emergenze.”.
Infine una puntualizzazione sul progetto riguardante Ampugnano. “In una politica complessiva sulle infrastrutture ci sta anche l’aeroporto”.