Il consigliere regionale FdI ed il penalista presentano una proposta di legge regionale
FIRENZE. Dopo la Lombardia, la Toscana sarebbe la seconda regione italiana che istituisce il Garante per le vittime di reati. E’ stata presentata, in Consiglio regionale, la proposta di legge per l’istituzione di tale figura.
“Quanto vale una vita per il nostro Stato? 7200 euro. Una donna stuprata 4800 euro. Non è possibile pensare in questi termini il ‘sostegno alle vittime’. Esiste una Direttiva europea che è stata adottata con molto ritardo in Italia, che invita a non svilire con risarcimenti (elemosine!) il concetto di ‘Sostegno alla Vittima’ che –spiega il presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Paolo Marcheschi (Fdi)- necessita di interventi di attenzione complessiva, psicologica, morale, familiare, assistenziale verso chi ha subito un grave reato. Come Fratelli d’Italia vogliamo proporre l’istituzione di una figura Regionale di supporto, che coordini le buone pratiche avviate in modo frammentario da tante Associazioni no profit che si dedicano anche in Toscana. Con la speranza e la viva convinzione che il Garante, già istituito in Regione Lombardia, possa diventare un faro istituzionale ed imparziale a tutela degli interessi del cittadino. Il Garante agisce per la piena attuazione dei diritti e interessi delle persone vittime di reato, organizzando anche i servizi di assistenza per sostenere tali vittime”.
Il consigliere Marcheschi ha sottolineato che “nelle altre regioni siamo ancora in fase embrionale, solo la Lombardia si è mossa istituendolo nel 2019, mentre Piemonte e Liguria stanno accelerando i tempi”.