Banco Bpm conferma ancora una volta di non essere interessata a manovre di M&A
SIENA. Per sostenere la manovra finanziaria in arrivo, il ministro Giorgetti sta cercando risorse un po’ dappertutto, perché servono 30 miliardi per raggiungere gli obiettivi del governo. Un’idea – tra le altre – è quella di cedere parte delle quote del Monte dei Paschi, pur mantenendo la quota di maggioranza, che attualmente è del 64,2 per cento. Questa operazione permetterebbe allo Stato di diminuire la partecipazioni azionaria nella banca, rispondendo ai dettami dell’Europa e concludendo l’operazione entro il 2024 per la parte restante. Rimane da definire quanto verrà messo sul mercato. Le azioni Mps, dopo l’aumento di capitale, sono ritornate sul mercato a 2 euro e oggi ne valgono 2,64. In caso di dismissione il ritorno immediato sarebbe a favore dello Stato con un doppio vantaggio: liquidità e diminuzione della partecipazione.
Deutsche Bank ritiene che la manovra sugli extraprofitti delle banche possa essere una soluzione per anticipare l’uscita del Tesoro già entro il 2023 ed individuano anche un partner per l’aggregazione: Banco Bpm. Ma quest’ultima conferma ancora una volta di non essere interessata a operazioni di M&A e “ribadisce la strategia stand alone, già più volte comunicata e che sarà il presupposto del piano industriale di fine anno”.