Il presidente della Fondazione annuncia voto positivo al bilancio
SIENA. Nel suo intervento all’assembla dei soci di banca Mps, il presidente della Fondazione, Gabriello Mancini, ha sottolineato che “Dopo tanti ed ingenti sforzi, oggi è assolutamente improcastinabile un effettivo rilancio del Monte dei Paschi e al ritorno di una maggiore e più solida stabilità e e redditività, che porti ad una adeguata politica di remunerazione di capitale investito dagli azionisti, i quali non dispongono di risorse illimitate”.
“L’ente che io rappresento – ha continuato il presidente – ha sempre appoggiato concretamente, non a parole, ed anche con fiducia, le scelte del cda. Confidando che, nel medio termine, potesse essere ripagato con frutti concreti quanto seminato. Oggi dobbiamo essere sinceri: questi frutti negli ultimi anni sono mancati”.
Mancini ha comunque annunciato voto positivo ad un bilancio che nel complesso evidenzia “risultati deludenti; pur considerando le difficoltà sul fronte dell’economia globale che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e apprezzando la forte revisione dei conti che anche il gruppo Mps, come i suoi competitors ha realizzato”.
“Al futuro presidente Alessandro Profumo, ai sindaci entranti, a Fabrizio Viola e a tutto il personale del Monte rivolgo non soltanto gli auguri di buon lavoro, ma assicuro anche l’appoggio convinto della Fondazione per le difficili sfide a cui nei prossimi mesi saremo chiamati a rispondere”. Il Piano industriale del 2011 2015 (presentato nell’aprile del 2011) “è ormai obsoleto”, ha detto Mancini. “La revisione del piano che come ha annunciato il management della banca sarà profondamente rivisto per poter rispondere alle richieste dell’Eba, è assai importante ma non esime la banca, a parer nostro, dalla presentazione, entro breve, di un business plan completamente nuovo, che delinei le strategie dei prossimi anni, tenendo conto dell’evoluzione del contesto economico e sociale in cui la banca si troverà ad operare”.
“L’ente che io rappresento – ha continuato il presidente – ha sempre appoggiato concretamente, non a parole, ed anche con fiducia, le scelte del cda. Confidando che, nel medio termine, potesse essere ripagato con frutti concreti quanto seminato. Oggi dobbiamo essere sinceri: questi frutti negli ultimi anni sono mancati”.
Mancini ha comunque annunciato voto positivo ad un bilancio che nel complesso evidenzia “risultati deludenti; pur considerando le difficoltà sul fronte dell’economia globale che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo e apprezzando la forte revisione dei conti che anche il gruppo Mps, come i suoi competitors ha realizzato”.
“Al futuro presidente Alessandro Profumo, ai sindaci entranti, a Fabrizio Viola e a tutto il personale del Monte rivolgo non soltanto gli auguri di buon lavoro, ma assicuro anche l’appoggio convinto della Fondazione per le difficili sfide a cui nei prossimi mesi saremo chiamati a rispondere”. Il Piano industriale del 2011 2015 (presentato nell’aprile del 2011) “è ormai obsoleto”, ha detto Mancini. “La revisione del piano che come ha annunciato il management della banca sarà profondamente rivisto per poter rispondere alle richieste dell’Eba, è assai importante ma non esime la banca, a parer nostro, dalla presentazione, entro breve, di un business plan completamente nuovo, che delinei le strategie dei prossimi anni, tenendo conto dell’evoluzione del contesto economico e sociale in cui la banca si troverà ad operare”.