Le erogazioni del 2011 caleranno "e non di poco", ha detto il presidente della Fondazione
di Augusto Mattioli
SIENA. I senesi dovranno stringere la cinghia e abituarsi all’idea che la Fondazione non sia una cassa continua, o meglio un pozzo senza fondo. Perché le erogazioni del 2011 “caleranno e non di poco”, ha detto questa mattina il presidente della Fondazione Montepaschi Gabriello Mancini, presentando il documento programmati per il 2011. Mancini non ha però quantificato l’entità del taglio. Comunque nel 2010 le somme disponibili erano state di 109 milioni, nel 2009 di quasi 181 milioni. Si vede da qui la crisi. Sarà utilizzato il fondo di stabilizzazione delle erogazioni anche se ha sottolineato Mancini “in maniera molto oculata, ferma restando la consapevolezza che l’utilizzo del Fondo dovrà essere ripartito su un arco temporale pluriennale”. La conseguenza sarà che la fondazione dovrà fare scelte mirate e maggiormente selettive per quanto riguarda i progetti che dovranno meritevoli di finanziamento.
Mancini, riguardo alle prospettive future però ha detto anche di sperare che la Banca possa tornare da quest’anno a distribuire il dividendo e tornare ad una situazione di maggiore tranquillità: “I segnali positivi da parte dei vertici del Monte dei Paschi non mancano”. Sulle ipotesi che nella banca possa entrare qualche partner, come da più parti si ipotizza Mancini ha detto che “allo stato c’è alcun progetto di integrazione” così come non è necessario “alcun aumento di capitale. Su questo argomento stoa quello che dicono i vertici della banca”. C’è stato anche un riferimento anche ai Tremonti Bond e all’eventualità del rimborso anticipato. Mancini ha manifestato la volontà di sostenere la banca per il rimborso del prestito “per farle recuperare redditività”.
Si è parlato anche della Siena-Firenze e della protesta del 12 febbraio. Mancini annunciando la sua adesione ha detto: “ Siamo disponibili ad un intervento. Ma del resto anche in passato abbiamo finanziato alcune progettazioni riguardanti questa strada che va messa in sicurezza. Però non è il caso di far pagare il pedaggio ora. Una decisione scandalosa. Prima rimettiamola a posto poi si vedrà”.