Ma il senatore di Forza Italia non le ha mandate a dire neanche al centrodestra
di Augusto Mattioli
SIENA. Il senatore Massimo Mallegni, commissario regionale di Forza Italia, indossa l’elmetto sulla questione Montepaschi e attacca a testa bassa il Pd e la possibile operazione di acquisizione da parte di Unicredit dove, come presidente del Cda andrà Pier Carlo Padoan, eletto a Siena deputato del Pd alle ultime elezioni politiche. Non nascondendo, lui e anche i suoi dirigenti senesi, un visibile malumore anche nei confronti degli alleati del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia per il loro silenzio su tutto il tema.
Stamattina (4 dicembre) il senatore ha tenuto l’ennesima conferenza stampa su Mps in videoconferenza e, appunto, non le ha mandate a dire.
“Il Partito Democratico – ha sottolineato – sta svolgendo un’azione criminale dal punto di vista finanziario, che noi vogliamo denunciare. Il Pd sta gestendo tutto il sistema del potere bancario residuo e ovviamente un grande banca come Unicredit fa parte di questo sistema. E si vuol mangiare definitivamente quello che parzialmente ha già fatto con Montepaschi. Probabilmente – sottolinea Mallegni, prevedendo per l’ex Babbo Monte un futuro a tinte molto fosche – lo parcellizzerà, gli toglierà il nome, migliaia di dipendenti rischieranno probabilmente la posizione, il sistema della banca locale scomparirà, il rapporto con il territorio sarà completamente compromesso”.
Agli alleati di centrodestra Mallegni ha inviato un invito esplicito “ad essere più presenti sulla questione Mps. Auspichiamo che ci diano una mano in questa battaglia, perché siamo soli. Ma dove siete? Sosteneteci. Noi ci siamo, Forza Italia è in prima linea perche noi non possiamo farci prendere per il bavero. In questa vicenda si sta facendo un’azione criminale che nessuno sta osservando. Auspico in questa vicenda l’unità del centrodestra”.