Comunicato stampa congiunto dei gruppi territoriali del MoVimento
SIENA. Da MoVimento 5 Stelle Siena, MoVimento 5 Stelle Castelnuovo B.ga, MoVimento 5 Stelle Monteroni d’Arbia, MoVimento 5 Stelle Monteriggioni, MoVimento 5 Stelle Montepulciano, MoVimento 5 Stelle Rapolano Terme e MoVimento 5 Stelle Sovicille riceviamo e pubblichiamo.
“Le dure, durissime affermazioni della Procura di Firenze in merito all’inchiesta sui rifiuti che coinvolge l’ATO Toscana Sud, in un virgolettato a firma di Franca Salvatici su La Repubblica di Firenze, sembrano riprese pari pari dalle due mozioni che il Movimento 5 Stelle si è visto bocciare nelle amministrazioni comunali delle province di Arezzo, Siena e Grosseto.
Una gara da quasi 3,5 miliardi di euro “clamorosamente truccata”, “inquinata da conflitti di interesse e dalla corruzione”, “disegnata su misura per un solo concorrente” “disseminata di clausole e oneri dissuasivi nei confronti degli altri” (l’altro concorrente, il colosso Hera, rinunciò poco prima della scadenza della gara).
Dovranno rispondere di accuse gravissime i sei indagati: Vigni (ex parlamentare del PD), Buzzichelli, Organni, Corti e gli avvocati Menaldi e D’Onza, incaricati da ATO di gestire la gara. Accuse che disegnano uno scenario inquietante e gravissimo, fatto di favori, corruzione e conflitti di interesse. Ovviamente, il tutto a scapito del servizio e, alla fine, dei cittadini. Cittadini che in questi anni hanno visto la Tariffa sui Rifiuti (TARI) aumentare considerevolmente, senza alcun miglioramento del servizio. E il contratto oggetto dell’inchiesta, a seguito della gara vinta dall’unico concorrente “Sei Toscana”, avrebbe (il condizionale ormai è d’obbligo) blindato il sistema per 20 anni, garantendo profitti enormi alle imprese socie dell’allora consorzio, oggi S.r.l.: Siena Ambiente, Aisa, Cooplat, Unieco, Coseca, Castelnuovese. Bastava guardare le carte, come abbiamo fatto noi, per capire che molti aspetti della gara erano sospetti. E nonostante i nostri molteplici richiami, molti sindaci e delegati dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO Toscana Sud non se ne siano mai accorti, continuando ad accettare un sistema calato dall’alto, senza preoccuparsi delle conseguenze per i loro cittadini.
Conseguenze che, per tutti i cittadini, hanno dei costi altissimi: oltre ai 2 milioni di € di utile della società 6 Toscana Srl nel 2016, devono aggiungersi i costi per il servizio di riscossione che molti comuni hanno affidato proprio a 6 Toscana S.r.l.!
Per finire, non possiamo che stigmatizzare ancora una volta la plateale bocciatura delle nostre mozioni, relative proprio alla gara di appalto tra ATO e Sei Toscana ed al servizio di Raccolta e smaltimento RSU, che dovrebbe far riflettere sulla reale competenza e sui reali interessi degli amministratori dei comuni delle nostre zone.
Se spetterà alla magistratura ora individuare le responsabilità amministrative e penali dei soggetti coinvolti, le responsabilità politiche in capo agli amministratori locali al governo, con poche eccezioni tutti del PD, sono molto chiare e sarà difficile che i nostri Sindaci se le scrollino di dosso”.