SIENA. Il MoVimento 5 Stelle, quale espressione qualificata e consolidata della realtà locale senese, ha già molte volte in passato indicato elementi ed informazioni utili alla gestione della Fondazione stessa. Non siamo mai stati ascoltati, purtroppo, e questo in gran parte spiega la rovina della Fondazione stessa. Ma anche questa volta faremo sentire la nostra voce e daremo il nostro contributo.
Il primo doveroso atto della Fondazione deve essere quello di perseguire tutti i soggetti – pubblici, istituzionali o privati – a qualsiasi livello giurisdizionale, che possano eventualmente essere ritenuti responsabili dell’attuale situazione di Fondazione e Banca MPS. Ogni ulteriore differimento o disinteresse verso questa questione chiave sarà vista come mancanza di rispetto verso il territorio di riferimento. Siamo infatti convinti che esistano ampie possibilità di rivalsa verso i soggetti responsabili dell’attuale sfascio, ed in virtù di questo chiediamo alla Fondazione di attivarsi in tal senso con estrema sollecitudine e grande determinazione al fine di recuperare alla città quanto più possibile dell’enorme patrimonio dilapidato.
Per quanto concerne il fatto che la Fondazione si trovi costretta ad inventarsi un ruolo di ente “consulente” in sostituzione del ruolo di ente “erogante” avuto in passato, non possiamo che sottolineare e chiedere con forza che tale ruolo sia esercitato da una struttura decisionale più snella, proporzionata all’entità ormai ridottissima dei beni gestiti, se necessario anche in virtù di una apposita revisione dello Statuto. È infatti inammissibile che la Fondazione viva ormai quasi solo per sostenere se stessa, per “erogare” non alla città ed al territorio di riferimento, ma solo ai nominati seduti al tavolo della Deputazione. Chiediamo quindi che le strutture direttive della Fondazione siano ridotte ai minimi termini funzionali, e che le cariche non strettamente necessarie alla gestione ordinaria e quotidiana dell’ente siano del tutto gratuite.
Tornando infine al ruolo di “consulente” che la Fondazione ha intenzione di ritagliarsi, chiediamo che tale ruolo debba svolgersi non a supporto di soggetto istituzionali non terzi, ma invece essere dedicato prevalentemente se non esclusivamente alla società civile ed in particolar modo a tutti quei soggetti locali – imprenditori, artigiani, professionisti, intellettuali – che intendono mettere a frutto il proprio “saper fare” con specifico riferimento alla gestione dell’enorme patrimonio storico artistico della comunità.
Esistono infatti proposte concrete di gestione – solo per fare degli esempi – tanto della Fortezza Medicea quanto delle Terme di Petriolo, basate proprio sul coinvolgimento delle energie e delle realtà locali. Altre proposte attendono di essere attivate, solo se esistesse in città l’humus giusto per simili iniziative. È quindi necessario individuare, alimentare, far crescere nuove forme consorziali e associative che riescano a mettere insieme le energie creative residue di questa città e metterle a regime, affidando loro parte del patrimonio pubblico che l’Amministrazione è con tutta evidenza incapace di gestire.
La Fondazione si attivi dunque per fornire supporto e consulenza a tutti quei soggetti locali che intendono mettersi in gioco investendo denaro e competenze per gestire in maniera fruttuosa l’enorme capitale costituito dai Beni Comuni storici artistici ancora nella disponibilità delle pubbliche amministrazioni, affinché tale patrimonio torni a generare ricchezza per il nostro territorio e per i suoi figli.
MoVimento Siena 5 Stelle