SIENA. Dal Movimento 5 stelle di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Purtroppo non esiste alcuna vergogna, e nessuna autocritica, sui tanti disastri causati da una classe dirigente arroccata sui voleri della “casta”, senza alcuna considerazione della realtà e, soprattutto, degli interessi dei cittadini.
Prima il clamoroso caso dell’ex DG di Banca MPS, Viola, che dopo aver intascato in 4 anni circa 10 milioni di Euro tra compensi e liquidazione – mentre i piccoli azionisti hanno visto azzerarsi tutti i loro risparmi e i dipendenti hanno subito enormi mortificazioni economiche e professionali – è stato riciclato prima nel consiglio del Milan Calcio di Berlusconi e poi come CEO della Banca Popolare di Vicenza, altro istituto in grosse difficoltà.
A seguire la parabola dell’ex presidente di Banca MPS, Profumo, che appare scandalosa quanto intollerabile: ignorando le responsabilità avute nel disastro di Banca MPS, e in attesa sia dell’assurda richiesta di archiviazione del caso Rossi, che getta un inquietante alone di mistero sulla gestione “Profumo”, oltre al suo possibile rinvio a giudizio per l’accusa di falso in bilancio e manipolazione del mercato in merito ai bilanci di Banca MPS, il Governo Renziloni, e soprattutto il grande “manovratore di banche” Padoan, non hanno avuto alcun indugio a proporlo alla nomina di Leonardo-Finmeccanica, una delle aziende partecipate dallo Stato più importanti e strategiche (ricordiamo che produce anche armamenti).
Un fatto incommentabile che rafforza i tanti sospetti sul fatto che il tandem Profumo-Viola sia stato mandato a Siena proprio per tenere tutti i cassetti chiusi e non fare alcuna chiarezza sulle tante responsabilità tecniche e politiche che hanno caratterizzato gli ultimi 10 anni di storia, fino a portare il titolo Banca MPS ad una lunga sospensione dalla contrattazione di borsa, per non parlare della cancellazione dal paniere dei maggiori titoli.
Portato a termine il loro compitino, è arrivata la ricompensa: forse necessaria per impedire loro di raccontare verità scomode nei confronti dei Governi, di Banca d’Italia e della Consob?
Su questa nomina, che consideriamo un ulteriore affronto alla Città, e su questi dubbi ci piacerebbe avere delle risposte serie, anche da parte del PD e dei Renziani locali”.