SIENA. Nella ormai collaudata strategia dei “grandi annunci”, tanto cara al nostro Sindaco e copiata a pié pari dal suo “mentore nazionale” Renzi, ecco che anche a Siena si torna a parlare dell’Aeroporto di Ampugnano.
Da pochi giorni sul sito web dell’ENAC, alla sezione “Strilli Secondari” , è disponibile il bando di gara per la concessione dell’Aeroporto di Siena per i prossimi 20 anni, con termine ultimo per la presentazione delle domande il 9 marzo 2015: subito il sindaco Valentini, attraverso la sua pagina Facebook, non ha perso tempo per auto-lodare l’azione degli enti locali senesi che, secondo le sue parole, avrebbero “lavorato in questi mesi per sbloccare la burocrazia statale in modo da verificare se ci sono le condizioni per riaprire al traffico lo scalo aeroportuale per scopo di protezione civile, trasporto organi, turismo e viaggi d’affari.”
Ci risiamo, “come prima, più di prima”: non sono bastati le decine di milioni di soldi pubblici sprecati su una struttura aeroportuale che non “decolla”, non è bastata la protesta di migliaia di cittadini senesi che -per ben due volte !- sono scesi in piazza per protestare contro la scellerata idea di ampliare questo aeroporto, non è bastato lo scandalo e relativi processi penali in merito alla gara di assegnazione, non è bastata la società “Aeroporto di Siena Spa” in liquidazione, con cospicue perdite per i soci pubblici e non è bastata neppure la rabbia degli 11 dipendenti dell’Aeroporto stesso, abbandonati a loro stessi dalle stesse istituzioni che oggi brindano per il nuovo bando “mondo dei sogni” dell’ENAC.
Inutile che adesso il sindaco tenti di rassicurarci dicendo “Niente gigantismo, niente sovvenzioni pubbliche”: come vorrebbe che l’Aeroporto di Ampugnano possa garantire profitto a privati, con la struttura attualmente esistente? Ed allora, siamo ancora al refrain dell’ampliamento? Magari con l’allungamento e “adeguamento” della pista? E vogliamo parlare delle infrastrutture circostanti, assolutamente inadeguate (la sottile lingua di asfalto che collega la SS73 – già di per sé stretta e pericolosa – all’Aeroporto è poco più di una strada di campagna…) ed il rischio idrogeologico dovuto proprio alla falda acquifera sottostante, quella del Luco, che rifornisce acqua potabile ai cittadini di Siena? Parliamo anche della concessione ventennale a privati, con tanto di promesso “contributo” di 400.000 € di soldi pubblici concesso dalla Regione Toscana “alla società di gestione che realizzerà gli interventi finalizzati all’adeguamento delle caratteristiche ambientali dell’infrastruttura”?
Ma noi, a Siena, abbiamo bisogno di questo? Chi viaggia sa benissimo che gran parte degli aeroporti delle grandi città, soprattutto quelli delle compagnie low-cost, sono ben distanti dai centri stessi, come ad esempio Londra, Francoforte o Barcellona: la differenza sono le infrastrutture di collegamento, che garantiscono un transito comodo e veloce dei passeggeri da/per il centro cittadino e lo scalo aeroportuale. Per i turisti ed i cittadini senesi i vicini aeroporti di Pisa e Firenze -se non lo stesso Fiumicino di Roma, a poco più di 2 ore- sarebbero sufficienti se ci fossero arterie di collegamento adeguate: il raccordo autostradale SI-FI vi sembra degno di questo nome? Per non parlare della stessa SI-GR, il cui raddoppio è penosamente interrotto allo svincolo di Orgia per riprendere a Civitella Paganico (sul sito web dell’Anas i due lotti risultano ancora in “progettazione”). Anche la Siena-Bettolle, unico collegamento accettabile con l’A1 ed il mondo esterno, inizia a soffrire vistosamente l’assenza di manutenzione degli anni passati. Ed è meglio non parlare delle infrastrutture ferroviarie, che vedono Siena ancora ferma all’ottocento…
Siena è ancora isolata, nel bene e nel male, ma l’Aeroporto è l’ultimo dei problemi della nostra bellissima città: facciamo funzionare ciò che abbiamo e ciò che realmente serve ai cittadini, senza sensazionali annunci, manìe di protagonismo o stupido campanilismo. E forse anche il sindaco, insieme agli altri Enti locali senesi, avrebbe fatto meglio a sollecitare l’ENAC a trovare una soluzione alternativa e sostenibile (avioclub, trasporto di organi e protezione civile) a quella del “grande scalo”, di cui sinceramente non se ne sente proprio il bisogno.
Michele Pinassi – Consigliere comunale Siena 5 Stelle