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La complessità dei moderni sistemi sociali mette in rilievo l'interdipendenza dei soggetti presenti sul territorio indebolendo al contempo la rappresentatività di partiti politici ed organizzazioni sindacali. Forme dirette di rappresentanza sociale, quali ad esempio possono essere i comitati di quartiere, movimenti ambientalisti, gruppi di consumatori, associazioni di giovani, organizzazioni non governative, produttori del terzo settore ed altri interpreti di obiettivi specifici e settoriali, si sono affermate quali interlocutori di riferimento nella pianificazione del territorio.
Questa legittimazione avviene con l'urbanistica partecipata, cioè con il metodo di mettere in evidenza, nei piani regolatori, il ruolo dei cittadini in forma libera o associata. La pianificazione partecipata implica un nuovo concetto di governo del territorio, dove le istituzioni locali coinvolgono tutti i livelli interessati alla gestione, seguendo un modello di sistema aperto, adattivo e reversibile. Perciò alle sedi tradizionali degli eletti, quali Consigli comunali, regionali, circoscrizionali, vengono affiancate sedi formali ed informali di confronto e orientamento, quali tavoli sociali, laboratori di quartiere, cabine di regia, piani strategici, che hanno lo scopo di mettere a confronto interessi territoriali in forma diretta, delegando successivamente alla democrazia rappresentativa il compito di recepire o respingere le tracce assunte. Questo il tema sul quale interverranno il vicepresidente del Consiglio provinciale Marco Andreassi, il capogruppo Pdl Donatella Santinelli ed il coordinatore provinciale del Popolo delle Libertà Claudio Marignani.
Saranno ospiti del convegno Giuseppe Di Giacomo, Esperto delle Politiche del “Piano Casa” nominato dal Governo e Corrado Poli, docente di Etica dell’Ambiente all’Università di Bergamo e presidente dell’International Fellows Association, presso Institute for Policy Studies, John Hopkins Univeristy di Baltimora (USA).
Per il Consigliere provinciale Camastra il fine del convegno non sarà certamente quello di rinvenire, in un solo incontro, soluzioni possibili per semplificare le complesse dinamiche urbanistiche. Ma è auspicabile dar luogo a riflessioni sull’approccio che la politica dovrebbe tenere per contemperare sostenibilità e partecipazione di base ai piani regolatori.
Consiglio provinciale si Siena
Gruppo Il Popolo delle Libertà