Gasperini non è nuovo, è quello di Eutelia...
di Red
SIENA. Palazzo Sansedoni, nella famosa riunione del Mancini furioso, si è ritrovato tra i candidati al CdA della banca, come componente del collegio sindacale, il nominativo di Claudio Gasperini Signorini.
Ora arriva la reazione dei sindacati nelle parole di Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Agile/Eutelia: “Sorpresi per il fatto che la Fondazione abbia proposto per il Collegio Sindacale della Banca MPS un ex componente degli organi di controllo di Eutelia”. Negli archivi di Borsa Italiana risulta che Gasperini Signorini era stato eletto sindaco effettivo di Eutelia per il triennio 2009-2011. La vicenda Eutelia – che ha visto importanti strascichi giudiziari nel luglio del 2010 quando il gip di Roma Elvira Tamburelli dispose la custodia cautelare per 8 suoi manager e azionisti per bancarotta fraudolenta – provocò le dimissioni di Leonardo Pizzichi, che poi ha patteggiato la pena, da sindaco di MPS.
Una presentazione del candidato che non è assolutamente in linea con la discontinuità predicata a parole dal sindaco di Siena, amplificata dagli uffici stampa e contraddetta poi dalle verifiche sul campo. La vicenda Eutelia ha distrutto la fonte di lavoro dei suoi moltissimi dipendenti, per questo il sindacato si è scagliato contro Gasperini Signorini, per questo ennesimo schiaffo che si aggiunge a quello provocato dalla mancata conferma di Fabio Borghi ex-Cgil o la nomina di un altro sindacalista per una poltrona in Rocca Salimbeni.
Giornata difficile per le borse, con le contrastanti notizie che vengono soprattutto dalla Spagna, mai così vicina al rischio default come in questi giorni. Il titolo MPS ha chiuso con un altro ribasso, quasi unico tra i bancari e unico tra le prime dieci banche nazionali. Un ulteriore -2,05% a euro 0,3533 che si spiega bene con le posizioni ondivaghe della Fondazione, che cerca la botte piena e la moglie ubriaca: cioè vendere al suo prezzo senza concedere governance ai nuovi soci. Lodevole, se avesse il coltello dalla parte del manico: farebbe gli interessi della città di riferimento. Ma la strategia è perdente, in quanto c’è una scadenza temporale che va rispettata e il tempo passa inesorabile. Poi, carte bollate, ufficiali giudiziari, forse l’ignominia del sequestro delle azioni MPS. Queste prospettive, che a Siena troppa gente non ha capito essere reali ma che sono chiare agli investitori di borsa, penalizzano oltremisura il valore del titolo. Il 27 marzo è l’ultimo giorno utile per possedere azioni del Monte e potersi iscrivere nelle liste dei candidati che andranno in votazione il 27 aprile, al rinnovo del CdA. Di conseguenza il valore dell’azione tende a scendere verso il valore d’acquisto (scontato), che le ha dato Equinox intorno a 0,32 euro.
Il ritiro di Equinox aprirebbe lo spazio d’ingresso sia ai soci privati che al Fondo Sovrano del Bahrein, un fondo a strategia a lungo termine con la capacità di investimento di 300 milioni. Un quasi ex papabile della poltrona più alta di Rocca Salimbeni, Franco Bassanini, presidente della Cdp e probabile mentore della neo-candidata Tania Groppi, a margine del forum di Confcommercio a Cernobbio, ha così risposto ai giornalisti, che gli chiedevano un commento sulla designazione di Alessandro Profumo alla presidenza di B.Mps: “E’ una persona di grande esperienza, di grande competenza. E’ il presidente dei banchieri europei. Quindi, chi meglio di lui?”. Che non sia informato della richiesta di rinvio a giudizio del medesimo e del suo curriculum?