Per gli analisti di Equita è l'unica alternativa possibile
MLANO. Gli analisti di Equita reputano Ubi l’unica alternativa possibile per il Monte dei Paschi, che spiegano come l’ipotesi BancoPosta (operazione peraltro già smentita) sia “un deal irrealizzabile visto che BancoPosta non ha licenza bancaria e non può erogare prestiti, in più il patrimonio di BancoPosta non sarebbe in grado di finanziare post fusione la cessione di una parte rilevante dei crediti in sofferenza di Mps per completare il derisking”. Inoltre, sempre secondo gli esperti della sim milanese, aumenterebbe in maniera sproporzionata l’esposizione ai titoli di Stato italiani, unica asset class su cui attualmente può investire BancoPosta.
“L’operazione rispecchia quella che avevamo ipotizzato con lo spin-off sia dei crediti dubbi sia degli immobili non strumentali: anche con la garanzia pubblica sarebbe necessario un aumento di capitale per finanziare il conferimento delle sofferenze”, precisano gli analisti. In base ai loro calcoli, con 3,5 miliardi di euro di aumento di capitale la combined entity potrebbe cedere tutte le sofferenze al 28%, ripristinare il coverage dei crediti dubbi al 30% e avere un Texas ratio del 135% (il Texas ratio è il rapporto tra i crediti deteriorati lordi e il patrimonio tangibile più gli accantonamenti. Un rapporto pari all’unità, 100%, segnala che il peso dei crediti potenzialmente a rischio di una banca è uguale a quello del suo capitale, mentre se supera l’unità evidenzia uno stato di difficoltà, in quanto non basterebbe, in teoria, l’intero capitale detenuto a fronteggiare le perdite). Il multiplo prezzo/tangible equity sarebbe di 0,44 volte. Equita ha ribadito il rating hold e il target price a 1,3 euro sul titolo Mps che al momento in borsa sale del 2,04% a quota 0,6765 euro. Hold anche su Ubi (+3,44% a 4,45 euro) con un prezzo obiettivo a 6,8 euro.