E propone una road map per salvare Banca e Fondazione
SIENA. Dall’Osservatorio Civico di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“L’Osservatorio Civico ritiene che, in questo momento di straordinaria emergenza, sia necessaria una risposta corale della Città e una coesione di tutti i movimenti e i cittadini attenti agli interessi della nostra Comunità, a prescindere dalle varie collocazioni politiche e/o partitiche. Per questo è vicino ai dipendenti del Monte che il giorno 12 dimostreranno in Piazza Salimbeni tutte le loro giustificate preoccupazioni dinanzi alla gravissima crisi della loro banca e sarà presente in piazza con una propria delegazione.
Ai dipendenti della banca e ai cittadini senesi l’Osservatorio vuole ribadire che la Banca e la Fondazione MPS hanno bisogno di un’immediata e reale discontinuità e la sola sostituzione del DG non risponde in alcun modo a questa esigenza. Aldilà del pur necessario e a questo punto improcrastinabile radicale ricambio delle posizioni di responsabilità di Banca MPS e Fondazione MPS, il vero segnale di discontinuità è rappresentato dal cambiamento del metodo con il quale le istituzioni cittadine e provinciali si rapportano con la Fondazione e la Banca.
L’Osservatorio ritiene assolutamente necessario per garantire il salvataggio della Banca e della Fondazione, e per creare quel clima di solidarietà comunitaria, chiudere definitivamente con il passato nel quale le nomine erano risultato di accordi consociativi e in tutto e per tutto controllate dal sistema dei partiti. L’Osservatorio chiede che gli attuali vertici della Fondazione e della Banca siano sostituiti con ristretto, se possibile, numero di persone di altissimo profilo professionale e morale e totalmente autonome dal sistema politico-partitico.
Questa è l’unica discontinuità che chiediamo ed è l’unica discontinuità che possa garantire la coesione della comunità senese e la difesa delle sue secolari istituzioni creditizie.
La “road map” per salvare la Fondazione e Banca MPS
Le scadenze prossime che attendono la Fondazione MPS e la Banca MPS:
1)La Banca MPS – come le altre banche che hanno esigenze di rafforzamento patrimoniale – entro il 20.01.2012 dovrà presentare a Bankitalia un piano per il raggiungimento del Core Tier al 9% entro la fine di giugno 2012;
2)La Fondazione MPS – in base ai comunicati ufficiali – avrebbe tempo fino al 15.03.2012 per predisporre il piano di ribilanciamento economico-finanziario;
Per dimostrare la nostra fattività e concretezza mettiamo in discussione le nostre prime proposte:
1) La Fondazione, nel rispetto delle previsioni statutarie e degli indirizzi strategici definiti dalla Deputazione Generale esponga e disponga, con assoluta fermezza, la sua contrarietà ad ulteriori aumenti del capitale per non diluire la propria partecipazione nella Banca MPS, a salvaguardia degli interessi della Comunità che rappresenta. Un aumento di capitale in questo momento sarebbe pura follia e mentre diluirebbe molto il capitale, d’altro lato porterebbe nelle casse ben poco, oltre al fatto che metterebbe ulteriormente a rischio la Fondazione.
2) Dopo la crescita assurda del passato – per tempi e modalità – occorre recuperare liquidità attraverso la cessione di patrimonio e servizi (dismissione delle Società prodotto – MPS Capital Service – MPS Finance- Consumit – e cessione dei loro attivi, riportando le loro competenze all’interno della Banca) conseguendo, attraverso una erogazione straordinaria di dividendi, la ricostituzione almeno parziale del patrimonio diretto della Fondazione. A cosa serve avere una Banca in Piemonte (Biverbanca), una in Veneto (Nuova Antonveneta ), se Siena perde la Sua Banca ?
3) La Fondazione dia avvio ad una nuova contrattazione del debito con gli istituti eroganti che la porti a spalmare il debito in più anni e che riduca al minimo l’alienazione di azioni del Monte Dei Paschi al solo scopo di ripagare il debito. In questo quadro è di fondamentale importanza che l’opinione pubblica sia informata con precisione sui contratti posti in essere dalla Fondazione con gli istituti di credito che hanno erogato il credito allo scopo di escludere la presenza di condizioni capestro che limitino in modo drammatico le scelte della Fondazione
L’attuale periodo buio, sul quale si potrà anche fare luce in futuro circa le cause, le motivazioni e le responsabilità, non può pregiudicare la speranza di un ritorno, quanto più prossimo possibile, ad una adeguata e reale redditività in grado di riversare sulla Fondazione e quindi sulla Collettività la maggior parte della ricchezza che la Banca MPS sarà certamente in grado di tornare a produrre.
“L’Osservatorio Civico ritiene che, in questo momento di straordinaria emergenza, sia necessaria una risposta corale della Città e una coesione di tutti i movimenti e i cittadini attenti agli interessi della nostra Comunità, a prescindere dalle varie collocazioni politiche e/o partitiche. Per questo è vicino ai dipendenti del Monte che il giorno 12 dimostreranno in Piazza Salimbeni tutte le loro giustificate preoccupazioni dinanzi alla gravissima crisi della loro banca e sarà presente in piazza con una propria delegazione.
Ai dipendenti della banca e ai cittadini senesi l’Osservatorio vuole ribadire che la Banca e la Fondazione MPS hanno bisogno di un’immediata e reale discontinuità e la sola sostituzione del DG non risponde in alcun modo a questa esigenza. Aldilà del pur necessario e a questo punto improcrastinabile radicale ricambio delle posizioni di responsabilità di Banca MPS e Fondazione MPS, il vero segnale di discontinuità è rappresentato dal cambiamento del metodo con il quale le istituzioni cittadine e provinciali si rapportano con la Fondazione e la Banca.
L’Osservatorio ritiene assolutamente necessario per garantire il salvataggio della Banca e della Fondazione, e per creare quel clima di solidarietà comunitaria, chiudere definitivamente con il passato nel quale le nomine erano risultato di accordi consociativi e in tutto e per tutto controllate dal sistema dei partiti. L’Osservatorio chiede che gli attuali vertici della Fondazione e della Banca siano sostituiti con ristretto, se possibile, numero di persone di altissimo profilo professionale e morale e totalmente autonome dal sistema politico-partitico.
Questa è l’unica discontinuità che chiediamo ed è l’unica discontinuità che possa garantire la coesione della comunità senese e la difesa delle sue secolari istituzioni creditizie.
La “road map” per salvare la Fondazione e Banca MPS
Le scadenze prossime che attendono la Fondazione MPS e la Banca MPS:
1)La Banca MPS – come le altre banche che hanno esigenze di rafforzamento patrimoniale – entro il 20.01.2012 dovrà presentare a Bankitalia un piano per il raggiungimento del Core Tier al 9% entro la fine di giugno 2012;
2)La Fondazione MPS – in base ai comunicati ufficiali – avrebbe tempo fino al 15.03.2012 per predisporre il piano di ribilanciamento economico-finanziario;
Per dimostrare la nostra fattività e concretezza mettiamo in discussione le nostre prime proposte:
1) La Fondazione, nel rispetto delle previsioni statutarie e degli indirizzi strategici definiti dalla Deputazione Generale esponga e disponga, con assoluta fermezza, la sua contrarietà ad ulteriori aumenti del capitale per non diluire la propria partecipazione nella Banca MPS, a salvaguardia degli interessi della Comunità che rappresenta. Un aumento di capitale in questo momento sarebbe pura follia e mentre diluirebbe molto il capitale, d’altro lato porterebbe nelle casse ben poco, oltre al fatto che metterebbe ulteriormente a rischio la Fondazione.
2) Dopo la crescita assurda del passato – per tempi e modalità – occorre recuperare liquidità attraverso la cessione di patrimonio e servizi (dismissione delle Società prodotto – MPS Capital Service – MPS Finance- Consumit – e cessione dei loro attivi, riportando le loro competenze all’interno della Banca) conseguendo, attraverso una erogazione straordinaria di dividendi, la ricostituzione almeno parziale del patrimonio diretto della Fondazione. A cosa serve avere una Banca in Piemonte (Biverbanca), una in Veneto (Nuova Antonveneta ), se Siena perde la Sua Banca ?
3) La Fondazione dia avvio ad una nuova contrattazione del debito con gli istituti eroganti che la porti a spalmare il debito in più anni e che riduca al minimo l’alienazione di azioni del Monte Dei Paschi al solo scopo di ripagare il debito. In questo quadro è di fondamentale importanza che l’opinione pubblica sia informata con precisione sui contratti posti in essere dalla Fondazione con gli istituti di credito che hanno erogato il credito allo scopo di escludere la presenza di condizioni capestro che limitino in modo drammatico le scelte della Fondazione
L’attuale periodo buio, sul quale si potrà anche fare luce in futuro circa le cause, le motivazioni e le responsabilità, non può pregiudicare la speranza di un ritorno, quanto più prossimo possibile, ad una adeguata e reale redditività in grado di riversare sulla Fondazione e quindi sulla Collettività la maggior parte della ricchezza che la Banca MPS sarà certamente in grado di tornare a produrre.