La passata amministrazione non può farsi vanto dei successi di Robur e Mens Sana
SIENA. Ma quante belle cose ha fatto l’amministrazione Cenni in questi 10 anni! Scale mobili, risalite, parco giochi, pista per l’addestramento dei cavalli… mentre l’Università, l’ospedale e la Banca perdevano forza e autorevolezza, si indebitavano a furia di rapporti clientelari e di “affari” disastrosi, la Giunta era impegnata in operazioni di grande pregio, di autentico “valore aggiunto” per l’immagine e la tenuta sociale della città.
Ma analizziamo, punto per punto, quanto riportato dal vicedirettore del gruppo Corriere, Stefano Bisi, a conferma del buon lavoro svolto dall’amministrazione uscente.
Le scale mobili: una opera di grande sforzo economico, è vero, ed utile anche, ma con un grosso neo per un’amministrazione come quella di centrosinistra, a Siena, che ha sempre sostenuto di operare a favore delle fasce più deboli. Le scale mobili non sono fruibili da parte dei portatori di handicap. Un aspetto davvero poco lusinghiero per l’amministrazione Cenni. Se a questo si affianca il fatto che le persone con gravi disturbi alla mobilità non avranno più alcun rimborso per l’uso di taxi, la questione si fa ancora più grave.
Vogliamo parlare della risalita del Costone e di via Peruzzi? Chi ha ideato le opere? Non è stata forse l’amministrazione precedente a quella di Cenni che ha messo in progetto queste opere? Se dobbiamo riconoscere il fatto che sono state portate a termine, non facciamo fatica a farlo.
Che il ponte di Malizia sia un’opera iniziata e portata a termine con successo non si può proprio dire. E non solo perché terminata con gravi ritardi. La cosa decisamente più grave è che, pur essendo l’arteria di collegamento con le Scotte, è privo di corsia di emergenza dedicata solo ai mezzi autorizzati (carabinieri e ambulanze, per esempio). Aggiungiamo che, proprio il ponte di Malizia è diventato il “tappo” per l’eventuale sbocco della strada Fiume che è rimasta incompiuta e incompletabile a causa della cementificazione di Viale Sardegna, che avrebbe potuto costituire una soluzione alla viabilità, oggi obiettivamente congestionata,dell’area.
Il parco sorto nell’ex area del tiro a segno, poi, in via di Pescaia sarebbe stato un bel pezzo di riqualificazione della città se, anche lì, non si fosse operato in modo “sbrigativo”, senza una logica. C’è da segnalare, infatti, la difficoltà di raggiungere il parco a piedi, anche da zone limitrofe, e che, una volta raggiunto, dopo una salubre corsetta, ci si accorge che manca una fonte a cui dissetarsi.
La pista di Mociano, venduta come copia perfetta di Piazza del campo, è costata uno sproposito e, nonostante questo esborso, si è rivelata inutile e “corredata di brutte figure”: ultima quella di un affitto non previsto a bilancio.
Infine una precisazione al vicedirettore Bisi: l’amministrazione comunale non si può far vanto delle vittorie della Robur e della Mens Sana, nelle quali non ha, per fortuna, potuto mettere becco. Casomai, se c’è da ringraziare qualcuno è il “solito Monte dei Paschi”. Quindi strumentalizzare le vittorie dello sport senese è un “trucchetto” di bassa lega.