Il consigliere comunale interviene sul traffico cittadino
SIENA. “La riaccensione del semaforo in viale Mazzini, il senso unico in via Beccafumi, i provvedimenti sui motorini. Tre indizi fanno una prova, ma ancora non abbiamo avuto il piacere di capire a che punto sia l’ormai fantomatico Piano della Mobilità”. Così Simone Lorenzetti, consigliere comunale dei Riformisti, commenta la situazione del traffico a Siena.
“Il problema del traffico – aggiunge Lorenzetti – e la questione della mobilità vanno affrontate in maniera completa, non attraverso provvedimenti che possono anche risolvere la singola tematica, come non è avvenuto in ogni caso in viale Mazzini, ma che non trovano la giusta soluzione all’intero problema”.
“Per quanto riguarda via Beccafumi – spiega il consigliere – avevamo presentato nell’ormai lontano 2013 una mozione sulla problematica, chiesto il parere della consulta territoriale e quindi dei residenti del posto. L’atto era incentrato sul fatto che ritenevamo assurdo entrare nel centro storico (cioè Pian D’Ovile) per permettere al traffico proveniente da Via Peruzzi di raggiungere Viale Mazzini, tutto questo senza doversi immettere nella già congestionata Viale Sardegna, che tra l’altro, è una delle strade principali per raggiungere l’ospedale cittadino”.
“Si dice – aggiunge Lorenzetti – che Via Beccafumi sia troppo stretta per permettere di mantenere il doppio senso di circolazione; e allora perché agli autobus sarà comunque permesso il doppio senso anche in futuro? Perché sono immuni da questo provvedimento? Fino a prova contraria ingombrano più loro di un’auto o di una moto. L’amministrazione aveva recepito positivamente le nostre istanze, ma adesso si è di nuovo cambiato rotta. Così come è successo in viale Mazzini. Comprendiamo la necessità di regolamentare una zona così densa di traffico e perfino pericolosa, ma bisognava anche tenere conto del fatto che il semaforo ad intermittenza aveva di fatto “sperimentato” una circolazione più fluida delle automobili. Sulla questione dei motorini nel centro storico il problema non è infatti “parcheggiare o meno” negli spazi segnati, ma come si concertano le decisioni con i cittadini e come si spiegano i vari provvedimenti, che rientrano ovviamente nella pienea legittimità”.
“Soprattutto – sottolinea Lorenzetti – serve un Piano concertato con i cittadini e le forze politiche e che sia davvero utile alla città. Un piano che da troppo tempo giace nei cassetti dell’assessore Stefano Maggi e che invece deve essere tirato fuori: esistono svariate esigenze attorno e nel centro storico di Siena che non possono essere affrontate singolarmente”.