Il futuro dello stabilimento senese e dei suoi lavoratori al centro di una interrogazione urgente dei gruppi di minoranza
SIENA. Dopo la notizia comunicata dalla BEKO Europe della chiusura di due stabilimenti in Polonia, lasciando senza lavoro 1.800 persone, lo scorso 12 settembre è stato indetto lo sciopero ed il presidio dei lavoratori dello Stabilimento BEKO Europe di Siena (ex Whirlpool) dalla FIOM CGIL di Siena, unitariamente con Fim Cisl e Uilm Uil.
Anche per il mese di Ottobre sono previsti 11 giorni di cassa integrazione per i 300 lavoratori dello stabilimento Beko di via Toselli ed in assenza di rassicurazioni e certezze, in attesa dell’incontro fissato per l’8 ottobre in Regione Toscana è necessario che le istituzioni tutte prendano un impegno chiaro e concreto a tutela del sito produttivo e dei lavoratori. In questa ottica giovedì 26 settembre sarà discussa in consiglio comunale l’interrogazione urgente presentata da tutti i gruppi di opposizione.
“L’insediamento ex Whirlpool è stato oggetto di varie interrogazioni, cui seguì l’approvazione unanime da parte del Consiglio comunale di Siena lo scorso 7 dicembre di una mozione presentata da tutti i Gruppi di opposizione, che impegnava la Sindaca e la giunta comunale, ‘(…) a continuare a collaborare con il Ministero dello sviluppo economico e il governo nazionale, affinché venga tutelata la realtà occupazionale, rappresentata dallo stabilimento senese e in generale venga ribadito il ruolo strategico dei cinque stabilimenti e delle sedi direzionali e commerciali italiane, con l’obiettivo primario di tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro’. Inoltre, la mozione impegnava anche ‘a continuare a esercitare, sulla scorta di quanto già fatto negli ultimi mesi, un ruolo attivo di tutela e garanzia dello stabilimento di Siena, da cui dipendono circa trecento famiglie, fondamentale quindi per la tenuta sociale ed economica della nostra città’. Infine a ‘manifestare la vicinanza dell’amministrazione anche svolgendo un ruolo attivo a tutela dei livelli occupazionali delle oltre trecento famiglie di lavoratori coinvolti nella vicenda industriale’.
Nella riunione al Ministero delle imprese e del made in Italy lo scorso giugno, le parti sociali non hanno avuto chiarimenti sui progetti di Beko Europe per gli stabilimenti di Siena e questi chiarimenti mancano ancora oggi.
Intanto si legge sulla stampa che nello stabilimento BEKO Europe di Siena ‘la produzione ha toccato il minimo storico di 267 mila pezzi (tutti congelatori) e i 299 lavoratori si trovano ad affrontare ogni mese da 7 a 10 giorni di cassa integrazione straordinaria’.
Data quindi la difficile situazione e la tensione derivante dalle incertezze sulle prospettive dello stabilimento BEKO Europe di Siena e dei suoi lavoratori, occorre informare con urgenza il consiglio comunale sulla situazione e sullo stato degli impegni consegnati al Sindaco e alla Giunta dal Consiglio comunale con la mozione del 7 dicembre scorso. Per cui i gruppi di opposizione hanno depositato un’interrogazione urgente per conoscere lo stato delle relazioni tra il Comune ed il governo nazionale sulla prospettiva dello Stabilimento BEKO Europe di Siena (ex Whirlpool) e quali azioni immediate intenda assumere l’Amministrazione a tutela e garanzia dello stabilimento di Siena, da cui dipendono circa trecento famiglie, fondamentale quindi per la tenuta sociale ed economica della nostra Città. All’interrogazione verrà risposto all’inizio della seduta del prossimo consiglio comunale, prevista per giovedì 26 settembre alle ore 9”.
Gruppi consiliari del Pd di Siena, delle liste civiche Progetto Siena, Polis, Castagnini Sindaco, Siena Sostenibile, Per Siena e il consigliere del gruppo misto Fabio Pacciani.