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di Giacomo Zanibelli
SIENA. Le consultazioni regionali sono finalmente terminate e, nonostante qualcuno continui a negarlo, il centrodestra ha vinto le elezioni. Ma il problema non è questo, la questione è molto più complessa. Come sempre, a prescindere dagli schieramenti, ormai è una pratica diffusa analizzare fin nel minimo dettaglio i flussi di voto degli avversari, senza curarsi minimamente dei problemi di casa propria.
I ”veri vincitori” di queste elezioni regionali sono la Lega Nord e l’Italia dei Valori, mi spiego meglio, sono gli unici che ad ogni tornata elettorale riescono a far lievitare i loro consensi.
La cosa, sebbene ci si interroghi su questo strano arcano ormai da mesi, è molto semplice: il Carroccio è vicino alle problematiche quotidiane delle persone, non voglio dare giudizi in merito, mi limito ad enunciare dati reali, le persone ritengono primarie le battaglie per la sicurezza e le identità locali, i cittadini si sono annoiati di sentire parole, parole e soltanto parole.
L’IDV invece accresce i suoi consensi perché, al contrario di altri, prende sempre una posizione chiara e delineata, può piacere o meno, ma almeno va diritta per la sua strada.
E’ inutile interrogarci sul come, sul quando e sul perché, dobbiamo tornare a fare politica, quella vera. Quest’ultima si deve aprire ai bisogni dei cittadini ascoltarne le richieste e cercare, anche se probabilmente è pura utopia, soluzioni condivise. A prescindere dalla conta di chi governa più o meno Regioni, l’unica cosa su cui si dovrebbe porre attenzione è il bene comune. Questa però è tutta un’altra storia, una politica incentrata prevalentemente sui bisogni dei cittadini appare come un miraggio inarrivabile in questo deserto politico italiano.
Speriamo che almeno a Siena, dove è iniziata la grande corsa per la poltrona di primo cittadino, si cominci a parlare finalmente di cose concrete.
SIENA. Le consultazioni regionali sono finalmente terminate e, nonostante qualcuno continui a negarlo, il centrodestra ha vinto le elezioni. Ma il problema non è questo, la questione è molto più complessa. Come sempre, a prescindere dagli schieramenti, ormai è una pratica diffusa analizzare fin nel minimo dettaglio i flussi di voto degli avversari, senza curarsi minimamente dei problemi di casa propria.
I ”veri vincitori” di queste elezioni regionali sono la Lega Nord e l’Italia dei Valori, mi spiego meglio, sono gli unici che ad ogni tornata elettorale riescono a far lievitare i loro consensi.
La cosa, sebbene ci si interroghi su questo strano arcano ormai da mesi, è molto semplice: il Carroccio è vicino alle problematiche quotidiane delle persone, non voglio dare giudizi in merito, mi limito ad enunciare dati reali, le persone ritengono primarie le battaglie per la sicurezza e le identità locali, i cittadini si sono annoiati di sentire parole, parole e soltanto parole.
L’IDV invece accresce i suoi consensi perché, al contrario di altri, prende sempre una posizione chiara e delineata, può piacere o meno, ma almeno va diritta per la sua strada.
E’ inutile interrogarci sul come, sul quando e sul perché, dobbiamo tornare a fare politica, quella vera. Quest’ultima si deve aprire ai bisogni dei cittadini ascoltarne le richieste e cercare, anche se probabilmente è pura utopia, soluzioni condivise. A prescindere dalla conta di chi governa più o meno Regioni, l’unica cosa su cui si dovrebbe porre attenzione è il bene comune. Questa però è tutta un’altra storia, una politica incentrata prevalentemente sui bisogni dei cittadini appare come un miraggio inarrivabile in questo deserto politico italiano.
Speriamo che almeno a Siena, dove è iniziata la grande corsa per la poltrona di primo cittadino, si cominci a parlare finalmente di cose concrete.