Il commissario Figura interviene su sicurezza in città, banca e governo Gentiloni
SIENA. Dal commissario cittadino della Lega Nord di Siena, Marco Figura, riceviamo e pubblichiamo.
“Se Siena è a gambe all’aria il responsabile ha nome e cognome: Matteo Renzi. E’ stato l’ex premier, a vario titolo e con l’appoggio di Ministri e amici della finanza compiacenti, a volere far coincidere referendum, eventuali dimissioni immediate in caso di vittoria del No e aumento di capitale del Monte dei Paschi. Se n’è andato per una falsa coerenza (sarebbe stata la prima promessa mantenuta), in realtà ha messo in atto l’ennesimo ricatto nei confronti del Paese intero, ma che stavolta vede la nostra città protagonista sfortunata. Ha posto le condizioni per una situazione potenzialmente esplosiva, di cui MPS rappresenta la miccia accesa, ha abbandonato il Paese al suo destino come Schettino con la Concordia e in qualità di segretario del PD ha indicato la fiducia al “governicchio” del pessimo Gentiloni (quello che regalò il mare italiano ai Francesi), con Lotti ministro e la Boschi sottosegretario del premier, premio di consolazione per il disastro ottenuto al referendum; un comportamento da vero uomo di Stato…
Perfino Jp Morgan e Mediobanca si sono sfilati dall’operazione di aumento di capitale, evidentemente azzardata fin dal principio. Ma l’onda lunga del disastro renziano travolge anche Palazzo Pubblico, con un sindaco che ormai straparla: in che cosa, infatti, si manifesterebbe l’implacabilità – come dichiarata ieri – da parte di Bruno Valentini nei confronti di chi ha mandato al macero la Banca più antica del mondo? E semmai il buon sindaco, che doveva “renzianamente” cambiare verso a Siena, si accorge solo ora delle condizioni in cui il suo Partito ha messo quello che era il nostro Monte? Anziché fare la voce grossa su cose più grandi di lui, come Lega Nord gli consigliamo di occuparsi piuttosto di sicurezza: i furti sono ormai diventati la triste normalità, complice anche un’illuminazione pubblica che in certe strade è vergognosamente fuori uso da mesi. Forse è il caso per il Comune di Siena di essere implacabile anzitutto coi delinquenti e con la malavita, che questi amministratori hanno permesso si sviluppasse indisturbata nella ex capitale del buon governo, dove le proposte della Lega per il futuro – del tutto aderenti alla linea nazionale dettata da Matteo Salvini – paiono ad oggi le sole percorribili per raggiungere risultati concreti.”