Le idee sulla mobilità e sulla sosta presentate dal Comune non convincono il Carroccio
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SIENA. In una nota la Lega Nord esprime tutto il proprio disappunto per le proposte e i programmi del Comune emersi all’incontro di lunedì sera alla Sala delle Lupe riguardo all’argomento mobilità e sosta: “Non possiamo ammettere che la sosta nelle ARU prospicienti il centro storico sia aperta indiscriminatamente a chiunque abbia un domicilio all’interno della stessa; così i residenti senesi, oltre al danno di dover pagare la “gabella” per mettere la macchina nei pressi della propria abitazione nella prima periferia, avranno anche la beffa di non avere più la certezza di trovare il posto e di vedersi parificati ai domiciliati, a partire dagli studenti universitari fuori sede che spostano l’automobile saltuariamente. La Lega Nord, se fosse chiamata al governo del Comune, come prima misura renderebbe gratuiti i posti auto per residenti senesi sia nella ZTL sia sulle ARU; un intervento a costo zero, visto che, a detta del Sindaco, l’incasso delle ARU serve a pagare i controlli delle ARU stesse effettuati tramite gli ausiliari del traffico.”
E sull’ipotesi di pedonalizzazione di via di Città e Banchi di Sotto: “L’analogo provvedimento preso per Banchi di Sopra ha costretto i veicoli di ogni genere, compresi i furgoni merci, a fermarsi nelle piazze limitrofe al corso, creando intasamenti e danneggiando l’immagine del centro storico. Evidentemente vanno trovate soluzioni diverse, non estesi i fallimenti finora conseguiti: se si pedonalizza via di Città e Banchi di Sotto, saranno necessariamente riempiti gli spazi urbani adiacenti a queste due importanti vie di comunicazione del centro. Il Comune vuole riempire spazi come – tanto per fare due esempi – piazza Jacopo della Quercia (già piena di auto della Questura) o le Logge del Papa di camion, taxi e furgoni? Perché, poi, non si affronta mai la questione relativa al transito dei camion della nettezza urbana, che pare un tabù? A noi sembra che si stia andando sempre più verso una folle deriva. Serve un rapido cambio di rotta, e soprattutto un netto cambio al vertice”.