Per Giusti è necessario ridare centralità ai cittadini
SIENA. «E’ opportuno che, alle prossime Comunali, venga tenuto sotto controllo la cattiva abitudine, già messa in atto nel 2011, di far partire alcune, troppe telefonate dai palazzi che contano nel sistema di potere senese e dalle stanze dei bottoni delle Istituzioni cittadine, a sostegno di quello o dell’altro candidato. Lo abbiamo sempre detto: a Siena regna il clientelismo e qualsiasi tentativo di “inquinare” il voto in tal senso, con pratiche che non fanno assolutamente parte della nostra storia e della nostra cultura, deve essere bloccato ed impedito. Pratiche che potrebbero servire per garantire un posto in Consiglio a chi vuole solo garantirsi consiglieri di fiducia e… di affari. E’ ora di dire basta.
E’ anche ora di domandare ai candidati della coalizione di Valentini, a quelli che sostengono Mauro Marzucchi, candidato a Sindaco di Siena Futura, ed a quelli di 53100 di Corsini cosa ne pensino della devastante questione morale che ha colpito la nostra Città e sulla questione Millevini, che ha danneggiato Rocca Salimbeni. Perché, ad esempio, il Valentini da Monteriggioni si schiera apertamente con la gestione dell’Ateneo operata da Fabbro e Riccaboni? Dov’è la discontinuità ed il cambiamento che lui vorrebbe rappresentare?
La “peste” che sta vivendo la nostra Città, peggiore di quella del 1348, ha un unico colpevole: la centralità di quel “Sistema Siena” che ha provocato una continua confusione ed una sovrapposizione fra partiti (o meglio: “Partito”) ed istituzioni. Una realtà, questa, che va recuperata, ridando centralità ai cittadini ed all’istituzione comunale, primo atto concreto per ridare la possibilità ai senesi di ottenere una nuova consapevolezza civica, che cambi il rapporto tra cittadini ed amministratori rispetto alle logiche clientelari che imperversano in Città.
Siena deve aprire un “processo” alla Sinistra che ha governato la Città ed in particolare al PD, il Partito del “compagno G” Mussari e degli ex democristiani Mancini (Presidente della Fondazione) e Rabizzi (ex Vice Presidente della Banca). L’equazione deve essere chiara per tutti: Mussari e l’ex CDA della Banca MPS sono uguali al PD e tutti i tentativi di smarcarsi dalle vecchie logiche messi in atto dal Valentini non hanno logica e senso alcuno. Nei confronti di quella parte politica che, tramite i propri uomini, ha dissestato e devastato la Città non ci potrà essere alcun buonismo: tolleranza zero, il cambiamento è buono solo fuori dal PD.
Se veramente nel PD, nei suoi alleati e nei suoi ex alleati (comprese le liste di Siena Futura e 53100) avessero davvero volontà di rinnovarsi ed esprimere una vera discontinuità, forse dovrebbero avere la decenza di fare le pulizie di primavera in casa propria. Invece costoro sono spinti da quell’arroganza di chi spera ancora di mantenere la propria rendita di posizione ottenuta in passato con un consenso a dir poco clientelare. Non votare il PD, i suoi alleati ed i suoi ex alleati (comprese le liste di Siena Futura e 53100) vuol dire cacciare dalla nostra Città il Groviglio».
Candidato in Impegno per Siena – Falorni Sindaco
Segretario comunale Lega Nord Toscana