Commento duro all'indomani della lite nella conferenza stampa del candidato Pd
SIENA. “La lite in conferenza stampa tra Bruno Valentini e Giulio Carli è un’ulteriore dimostrazione della reale situazione all’interno del Pd”. Siena Rinasce, Moderati di centrodestra, Fratelli di Siena e Nero su Bianco commentano così l’acceso battibecco sorto ieri durante la conferenza stampa tra candidato a sindaco del centrosinistra ed il segretario dimissionario del Pd comunale. “Non si tratta neppure di uno scontro tra anime configgenti: sono due schieramenti opposti, nel mezzo ai quali sta un impotente e colpevole Bruno Valentini. Da un lato il potere ceccuzziano, ribadito e riaffermato con forza dai candidati vicini all’ex sindaco. Dall’altro Alberto Monaci che egemonizza la lista del candidato, ovvero Confronti-Siena Cambia”. Uno scenario che, secondo le liste che sostengono la candidatura a sindaco di Eugenio Neri, “vede anche un ruolo colpevole recitato da Bruno Valentini. Lui che si definisce sindaco di professione probabilmente non ha ben chiaro il ruolo di leader, dato che non riesce a gestire una conferenza stampa nonostante aspiri al governo della città. Inoltre, nonostante le dichiarazioni di facciata, non ha chiuso col passato dopo le primarie. Ha preferito continuare con questi legami per tentare di mantenere il potere. Se vincesse, il Comune ed i senesi sarebbero in ostaggio”. Avvicinandosi al ballottaggio, il primo a Siena dopo 20 anni, “il Pd sta ancora una volta usando la città come uno strumento per continuare ad occupare Palazzo Pubblico. Si sono nuovamente chiusi nelle stanze di partito, sordi ai problemi ed alle difficoltà di Siena. Ecco perché il secondo turno è l’occasione per voltare pagina. L’alternativa a tutto questo esiste e si chiama Eugenio Neri. Il ballottaggio è una scelta di campo, un momento in cui si decide il futuro della città. E’ la migliore occasione possibile per cambiare. Di fronte a questa possibilità, le appartenenze del passato non contano più. Il voto ad Eugenio Neri ha un solo significato, quello di scrivere la parola fine ad un potere in franchising che non ha altro fine se non quello di continuare ad esistere”.