di Augusto Mattioli
SIENA. Forza italia di Siena guarda con sospetto il rapporto che si sarebbe instaurato tra le Liste civiche e la maggioranza di centrosinistra. Un rapporto finora molto conflittuale e reciprocamente polemico, che – sottolinea una nota del coordinamento comunale del partito – ”ci solletica (forse si tratta di "sollecita"? – ndr) ad alcune riflessioni in merito alla politica di questa città. Dobbiamo preventivamente rilevare che tali aperture non si leggono tanto dai voti unanimi sulle delibere di revoca, come quella sull’acquisizione della porzione del Santa Teresa, ma dalla ricerca di accordi più o meno palesi. Pur sottolineando ciò, non escludiamo che possa ripetersi la storia di precedenti liste civiche senesi, nate e poi nel tempo scioltesi come neve al sole vedendo spesso loro esponenti utilizzare i voti ottenuti per crearsi spazi nella maggioranza”.
Forza Italia puntualizza di non volersi riferire al caso del consigliere delle Liste Civiche passato tempo fa nella maggioranza, Gianluca Ranieri, poi seguito da due consiglieri dei riformisti, Leonardo Tafani e Sandro Vannini, saliti anch’essi armi e bagagli sul tram del Pd (peraltro tutti tre nel sito del comune di Siena nelle commissioni comunali risultano ancora in forza ai gruppi di provenienza), “ma ad una inclinazione che impone alle liste civiche stesse per sopravvivere di focalizzare lo scontro con le altre opposizioni, ricercando nel tempo legittimità locale in chi ha ruoli istituzionali. Per questo, ritenendo che nel loro ambito vi siano elettori ed eletti convinti di voler fare una opposizione seria e non strumentale, attenta ma disinteressata a livello personale, emerge ancora maggiore l’esigenza di definizione rispetto a quanti, pur legittimamente, nell’attualità e nella loro storia personale operano esclusivamente per ottenere riconoscimenti e ruoli individuali di prestigio, non trascurando minimamente l’aspetto economico che ne consegue. Il Popolo della Libertà (Forza Italia) non si assoggetterà a questi ripetuti tentativi che la vedono “ricercata” a livello romano”. Una frase questa che si può forse intendere come un messaggio nei confronti del partito di Roma, forse più accomodante nei confronti di chi ha, a Siena, il potere bancario? Staremo a vedere. Meglio se ci sarà una spiegazione più chiara.
Intanto i senesi di Forza italia scrivono che “Un’opposizione che costruisce l’alternanza di governo necessita di un respiro progettuale, di personalità e di partiti ancorati a contenuti e storie politiche più grandi di quelle dei singoli soggetti. Ciò premesso riteniamo utile ribadire la nostra posizione e cioè che valutiamo importante per creare le basi di una effettiva alternativa al Comune di Siena, mettere in atto una opposizione trasparente, seria, ferma ma costruttiva sui temi di interesse generale”.
Forza Italia puntualizza di non volersi riferire al caso del consigliere delle Liste Civiche passato tempo fa nella maggioranza, Gianluca Ranieri, poi seguito da due consiglieri dei riformisti, Leonardo Tafani e Sandro Vannini, saliti anch’essi armi e bagagli sul tram del Pd (peraltro tutti tre nel sito del comune di Siena nelle commissioni comunali risultano ancora in forza ai gruppi di provenienza), “ma ad una inclinazione che impone alle liste civiche stesse per sopravvivere di focalizzare lo scontro con le altre opposizioni, ricercando nel tempo legittimità locale in chi ha ruoli istituzionali. Per questo, ritenendo che nel loro ambito vi siano elettori ed eletti convinti di voler fare una opposizione seria e non strumentale, attenta ma disinteressata a livello personale, emerge ancora maggiore l’esigenza di definizione rispetto a quanti, pur legittimamente, nell’attualità e nella loro storia personale operano esclusivamente per ottenere riconoscimenti e ruoli individuali di prestigio, non trascurando minimamente l’aspetto economico che ne consegue. Il Popolo della Libertà (Forza Italia) non si assoggetterà a questi ripetuti tentativi che la vedono “ricercata” a livello romano”. Una frase questa che si può forse intendere come un messaggio nei confronti del partito di Roma, forse più accomodante nei confronti di chi ha, a Siena, il potere bancario? Staremo a vedere. Meglio se ci sarà una spiegazione più chiara.
Intanto i senesi di Forza italia scrivono che “Un’opposizione che costruisce l’alternanza di governo necessita di un respiro progettuale, di personalità e di partiti ancorati a contenuti e storie politiche più grandi di quelle dei singoli soggetti. Ciò premesso riteniamo utile ribadire la nostra posizione e cioè che valutiamo importante per creare le basi di una effettiva alternativa al Comune di Siena, mettere in atto una opposizione trasparente, seria, ferma ma costruttiva sui temi di interesse generale”.