Grazie alla piattaforma disponibile sul sito www.agroenvironmed.eu aziende toscane ed europee, che usano e forniscono tecnologie e buone prassi ambientali, possono condividere le proprie esperienze e dare visibilità alla loro attività.
AGRO-ENVIRONMED vuole incrociare domanda e offerta di innovazione, facendo crescere l’innovazione eco-ambientale nel settore agroalimentare. Da questo punto di vista la piattaforma web-based rappresenta un importante strumento operativo per le imprese del settore. L’obiettivo è creare una rete innovativa di aziende agroalimentari europee e mettere loro a disposizione un catalogo online delle best practices e tecnologie innovative su scala europea.
Continua inoltre l’attività di diffusione delle opportunità rappresentate dalla piattaforma per i settori di riferimento del progetto: latte e derivati, olio d’oliva, vino, frutta e ortaggi. Il settore lattiero caseario è oggetto di particolare approfondimento.
Ed ancora, Eurobic sta elaborando un documento di livello regionale sul settore dal punto di vista delle buone pratiche e tecnologie innovative presenti sul territorio. Lo scopo è valorizzare le imprese maggiormente innovative e monitorare i bisogni di innovazione del comparto. A questo proposito sono già stati distribuiti circa 150 questionari ad aziende fornitrici ed utilizzatrici di innovazione: allevatori, produttori, caseifici, professionisti, agronomi, università, associazioni di categoria, associazioni di prodotto.
Nel questionario, insieme alle informazioni di carattere generale sulla dimensione degli allevamenti, sulle tipologie delle strutture, le tipologie di produzione e le quantità, si indaga sulla presenza di pratiche o tecnologie volte alla riduzione dell’impatto ambientale e sui bisogni di innovazione in chiave di sostenibilità ambientale. Tutte le aziende interessate possono scaricare il questionario dalla pagina dedicata al progetto AGRO-ENVIRONMED sul sito del Bic (www.bictoscanasud.it).
Dall’analisi fin qui effettuata emerge come in Toscana l’export di prodotti lattiero-caseari sia di 12,7 milioni di Euro. Nel 2009 in Toscana c’è stata una diminuzione nelle esportazioni di prodotti agricoli del -9.1%. Ad ogni modo, segnali positivi sono arrivati proprio da settori in cui la Toscana non è fortemente specializzata, in particolare una crescita è stata presente tra i prodotti lattiero-caseari con un più 30% rispetto al 2008. Al 31 dicembre 2008 risultavano presenti in Toscana 4.724 aziende con pecore, di cui 1.339 specializzate nella produzione di latte. Sulla base dei dati Istat del 2007, in Toscana ci sono 57 operatori che lavorano nel settore lattiero-caseario correlate al trattamento e alla trasformazione del latte. Per quanto riguarda gli allevatori di bovini, nel 2007 risultavano 315 fattorie concentrate per il 75% in tre provincie: Grosseto (44%), Lucca (17%) e Firenze (16%). Dal 2005 al 2007 il business si è praticamente dimezzato (-44%). Una riduzione che ha interessato maggiormente le aziende piccole, le strutture con molti animali invece sono cresciute, infatti il business nelle strutture con più di 29 capi di allevamento è cresciuta del 29 per cento.