Buco, tagli, rettore: troppi problemi per l'ateneo senese
SIENA. Da LinkSiena riceviamo e pubblichiamo.
“LinkSiena torna ad esprimere la propria preoccupazione circa le sorti dell’Ateneo Senese. Alla vertenza dei CEL, all’oramai tristemente noto “buco”, alla declaratoria di inadeguatezza del Piano di Risanamento ed ai dissennati tagli disposti dal Governo, si aggiunge la mancata nomina del rettore eletto nella votazione finale del 21 Luglio scorso.
Pur manifestando la nostra stima nei confronti del decano, prof. Paul Corner, cui il Ministro dell’Università ha ritenuto di conferire ad interim l’onere di guidare l’Ateneo, riteniamo imprescindibile, per affrontare con serenità gli ormai troppi problemi accumulatisi, che venga ratificata dal Ministro, quanto prima, la scelta democraticamente deliberata dalla Comunità Accademica.
La relazione dell’ispettore ministeriale ha acclarato quanto invero era già noto ai più, ossia l’assoluta inadeguatezza di quel Piano di Risanamento che è stato poi più modestamente qualificato, dagli stessi suoi autori, come “Piano di interventi tendenti al risanamento”. L’adunanza straordinaria del Senato Accademico, convocata dai Presidi, dimostra quanto teso sia il clima.
Tutto ciò dimostra come, mai più che oggi, sia necessario che al vertice dell’Ateneo sia posto un rettore a tutto tondo, il cui compito precipuo sia quello di guidare l’Università degli Studi fuori dalla bufera, garantendone l’integrità. Tale prerogativa, come è ovvio, è incompatibile con la natura stessa di un incarico ad interim, sia esso conferito al decano del Corpo Accademico o ad un commissario inviato dal Ministero.
In questa vicenda, l’aspetto che più di ogni altro lascia l’amaro in bocca è rappresentato dallo stillicidio di notizie “a orologeria” che si sono susseguite da quando lo scrutinio del 21 Luglio ha sancito un risultato che taluno potrebbe non aver gradito. Da quel momento, infatti, ciascuna delle volte che la stampa ha dato per imminente la nomina dell’eletto, è accaduto qualcosa tale da legittimare il Ministro a prender tempo. Si sono così susseguiti esposti anonimi che denunciavano presunti brogli nel concorso per il Direttore Amministrativo e nella procedura di elezione del Rettore, la notizia di un debito con l’Agenzia delle Entrate per quasi 1,5mln, la relazione dell’ispettore del Ministero delle Finanze che boccia sonoramente il Piano di Risanamento.
Abbiamo appreso che è stata persino paventata l’ipotesi di un annullamento delle elezioni, e di una nuova chiamata alle urne del Corpo Accademico. Riteniamo questo un rischio che debba essere, per quanto legittimo, evitato. Siamo fiduciosi nella Magistratura, e auspichiamo che i giudici competenti provvedano, in tempi celeri ed accertati eventuali illeciti, a rettificare il provvedimento conclusivo delle procedure elettorali senza disporne l’annullamento, che determinerebbe il prolungarsi di un vuoto al vertice dell’Università le cui maggiori ricadute si avrebbero in testa a studenti e lavoratori, che già tanto hanno subìto e continuano a subire.
Qualora le anomalie riscontrate nelle procedure elettorali fossero tali da imporne l’annullamento, auspichiamo che i soggetti raggiunti dall’informazione di garanzia dimostrino responsabilità, astenendosi dal partecipare alla competizione. Auspicabile, allo stesso modo, sarebbe un gesto di unità da parte della Comunità Accademica, che potrebbe scegliere di convergere su colui che a buon diritto, e contrastato da poteri forti e occulti, è risultato vincitore già a Luglio.
Lungi dall’essere una posizione dettata da logiche elettorali, o peggio clientelari, quella di LinkSiena è una posizione dettata dai valori che ispirano la nostra azione di sindacato studentesco: noi lottiamo per il rispetto della democrazia, della libertà e della cultura quale bene comune, e ci batteremo sempre contro chi intenda attentare a tali valori.