SIENA. Un consigliere. Due anche meglio. Alessio Manetti, coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori dice di non “porsi limiti” sul risultato del suo partito nelle provinciali di giugno.
Ma alla sollecitazione dei giornalisti, realisticamente, aggiunge: “Noi puntiamo a far eleggere un consigliere pensando a due”.
L’Italia dei Valori questo pomeriggio (15 maggio) ha presentato i suoi candidati per le prossime elezioni comunali e provinciali al circolo Arci di Fontebecci, in una saletta adiacente alla sede del partito democratico.
Che in provincia di Siena i rapporti siano buoni nonostante le punzecchiature a livello nazionale lo testimonia l’accordo con Pd, Sinistra e Riformisti per sostenere la candidatura di Simone Bezzini alla presidenza della provincia.
“Un accordo politico – sottolinea Manetti – per il quale abbiamo lavorato con grande impegno e fatica”. L’accordo non si limita alle prossime consultazioni ma “guarda anche al 2011 per quelle del comune di Siena e alle politiche del 2013, senza dimenticare le regionali del 2010”.
L’idea di fondo è “ricreare un centro sinistra per governare le amministrazioni locali ma anche il paese”.
Manetti ha parole di elogio per Bezzini “partner validissimo: la sua è la migliore candidatura che si potesse presentare, in grado di capire le sollecitazioni della società senese”.
Il programma della coalizione punta a rilancio delle politiche del welfare, stato sociale, ambiente, fonti energetiche rinnovabili. Le europee saranno un test soprattutto per il Pd che in caso di insuccesso rischia grosso. Già ci sarebbero manovre e abboccamenti, anche a Siena, nelle varie anime di questo partito per predisporre le condizioni di un futuro politico nuovo. Per ora sono solo voci, ma il lavorio sottotraccia pare sia molto consistente. Puntualizza Manetti.
”Mi auguro che questo scenario non si avveri e che il Pd abbia un risultato importante in termini di voti dando alla coalizione di centro sinistra una prospettiva futura”. Manetti sulla richiesta di voto utile per il Pd in concorrenza quindi con Idv precisa che “se guardassimo alle dichiarazioni non saremmo qui. Al di là delle parole noi guardiamo ai problemi e alle necessità della gente precaria o senza lavoro. Importante per noi – aggiunge rispondendo ad un domanda sul tema della moralità della politica (un tema che è presente nella testa delle persone) anche in provincia di Siena – riavvicinare la gente alla politica, allargandone il perimetro ai cittadini. Il compito che ci poniamo è riportare a votare le persone”.
Non sono mancati riferimenti anche a organigrammi della futura giunta di centro sinistra in caso di vittoria alle provinciali. “Credo – ha risposto Manetti – che nessun partito della coalizione abbia parlato di organigrammi. Solo dopo le elezioni, se il centro sinistra si affermerà, ci metteremo attorno ad un tavolo”.
Infine la ricaduta degli accordi provinciali sui comuni. E si è parlato del mancato accordo a Murlo dove l’Idv si presenta con un proprio candidato. “Noi l’accordo lo volevamo, ma la dirigenza locale del Pd ha preferito non farlo” ha concluso.
L’IdV ha grandi ambizioni. Ricreare un centrosinistra convincente
di Augusto Mattioli