Pracchia sulle affermazioni di Valentini sugli operatori alberghieri: "Spero davvero in una rettifica"
SIENA. Da Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni circa le affermazioni rilasciate nel consiglio comunale dello scorso 25 maggio dal sindaco Valentini in relazione all’offerta turistica cittadina (in particolare del settore ricettivo). In questo senso spero e riterrei opportuno un intervento di rettifica dello stesso sindaco.
Già appare forzato inserire l’argomento nel contesto della discussione sul bilancio. Voler far addossare agli operatori del ricettivo la responsabilità di una riduzione delle presenze, adducendo questioni di “offerta non adeguata o in linea con la domanda”, è un atto che sinceramente non comprendo.
Qualora volesse confortare simili affermazioni con dati di fatto, il sindaco dovrebbe spiegarci se ha visitato le strutture ricettive senesi, quali carenze ha riscontrato, quali consigli ha dato.
A noi non risulta che ciò sia accaduto, ma siamo pronti a ricrederci. Se riscrontri, frutto di un percorso di approfondimento, non sono stati portati avanti, lasciarsi andare ad affermazioni lesive del lavoro e della dignità di un intero settore imprenditoriale della città, che produce occupazione e che basa la sua esistenza proprio sull’accoglienza e sull’ospitalità, è azione alquanto strana per un sindaco.
Se poi questa è la reazione al commento che Federalberghi Confcommercio ha fatto, qualche settimana fa, sui flussi turistici credo che sarebbe più utile preoccuparsi di capire cos’è che non funziona nella città.
Per chiudere, colgo l’occasione per chiedere al sindaco qual è stato e come è stato utilizzato il gettito dell’imposta di soggiorno 2015, visto che sul sito del Comune sull’argomento siamo fermi al 2014. Dal momento che il gettito 2014 è stato dichiarato (1.489.129,23 euro), conoscere anche il dato 2015 può aiutare a fare chiarezza, partendo da elementi oggettivi e non da sensazioni empiriche. Del resto il tema imposta di soggiorno e il suo utilizzo è infatti sempre di attualità”.