MONTALCINO. Provo per una volta a ribaltare una domanda che i politici, e i giornalisti al loro servizio, continuano a ripetere in tutte sedi dove riescono ad affacciarsi e a darle un senso compiuto e concreto. “Come mai i politici sono così lontani e indifferenti rispetto ai bisogni dei cittadini?”.
Le risposte possibili sono alcune:
a) pensano che i cittadini non abbiano alcun diritto,
b) pensano che i cittadini siano stupidi o immeritevoli di attenzione,
c) pensano che i cittadini siano ormai ingabbiati in un sistema di cui anche politici e amministratori sono vittime,
d) …
Ognuno può optare per la risposta preferita; io propendo per un mix tra tutte quelle esposte qui sopra e magari ci aggiungo qualcosa di mio, cioè penso che gli amministratori non siano tutti uguali: credo che ce ne sia qualcuno che non ha buttato in pattumiera principi e ideali.
Perciò dunque ti scrivo questa lettera, dopo aver parlato con la gente di Sant’Angelo in Colle e con quella di Castelnuovo dell’Abate.
Va detto che spesso i cittadini sono abbastanza scettici circa la possibilità di farsi ascoltare – persino da un sindaco! -: oramai pensano che agli amministratori pubblici interessi fare quello che più o meno vuole il partito (che spesso viene pensato come un’istituzione in balìa di poteri superiori), e che interessi essere rieletti e stare in buona posizione rispetto alla media dei funzionari.
Ti sembra troppo cinica questa affermazione?
Non ti parrebbe tale se anche a te capitasse di aggirarti verso le nove di sera nelle vie e nella piazza di Sant’Angelo, mentre soffia il vento e le notti più lunghe dell’anno non riescono ad essere mitigate dalla presenza di frotte di auto parcheggiate in divieto di sosta, in piazza – o ammucchiate in disprezzo totale per le cosiddette “bellezze dei luoghi”, così spesso citate, ma sempre incomprese (ma insomma quanto
fatturano?) da qualsiasi parte ci si giri – .
A quell’ora non tarda, uno dei borghi “che dobbiamo impegnarci a ripopolare e a mantenere vivo e vitale” è (o pare) abitato da fantasmi. Io li conosco uno per uno e mi pare di sentirne le voci – quasi sempre irridenti e scettiche -. I morti sono ben più dei vivi rimasti: solo vecchi che non meritano neppure uno sguardo rispettoso? (non siamo, infatti, in un Paese in cui i giovani, ma nemmeno i vecchi, meritano rispetto).
Mentre il vento ulula facendo oscillare le luci e scricchiolare gli infissi, nelle case – quelle abitate, non negli annessi agricoli – si cerca di conciliare una temperatura ambiente decente che non metta a repentaglio la salute, con i costi per raggiungerla e qui – come tu ben sai – cadono un bel po’ di illusioni.
Come di certo ricordi, quando la stagione era tiepida e i tempi per arrivare a buone soluzioni c’erano tutti, mi sono fatta carico delle istanze dei residenti a Sant’Angelo in Colle e per conoscenza anche di Castelnuovo dell’Abate e – bollette alla mano – sono venuta a chiederti di trovare delle soluzioni più ‘umane’ alle tariffe praticate da Estra gpl. Infatti il prezzo al m3 del gas che ci viene fornito rende insostenibile la possibilità di usarlo per riscaldarsi: tale costo è più di tre volte superiore a quello della materia prima e le voci in fattura
con cui viene maggiorato il prezzo sono a dir poco pretestuose.
Durante i tre incontri avuti con te, prima delle tornate elettorali e del referendum per la fusione del comune con quello di San Giovanni d’Asso, mi hai rassicurato forte del fatto che Estraspa – se non ho capito male – è una partecipata anche dal Comune di Montalcino e sarebbe stata studiata una forma di integrazione dei costi in favore dei cittadini vessati da bollette ‘lunari’ e insostenibili.
Pensavo, nella mia ingenuità di vecchia un po’ fessa, che la sostanziosa integrazione di cui beneficia l’allargamento del Comune (mi dicono che si aggiri sul mezzo milione di euro) sarebbe andata a beneficio dei cittadini più deboli (di cui non faccio parte se non in ragione dell’età!), ma – mi suggeriscono toscanamente gli amici paesani – pare che la mia, per usare un eufemismo, sia stata una pia illusione.
Lo è stata?
Silvana Biasutti