E sul sindaco di Siena dice: “Il candidato arriverà dopo l’estate. Settembre penso sia il momento giusto”
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PROVINCIA. Enrico Letta è arrivato nel Senese a supporto di Francesco Landi a Sarteano e Silvio Franceschelli a Montalcino, impegnati nella tornata del 12 giugno.
A margine dell’incontro con la gente dei due paesi ha parlato anche dell’amministrative del 2023, che riguardano Siena: “L’obiettivo è di avere una candidatura di un fronte largo di centrosinistra che sia aperta al mondo civico. Muoversi troppo presto non credo sia la strategia giusta. Il Pd viene da una sconfitta e quindi le scelte vanno discusse in maniera approfondita”.
L’ex premier ha poi rivolto lo sguardo a due temi portanti del territorio, il Biotecnopolo e la stazione media-Etruria. Per quanto riguarda il primo, i tempi si sono allungati e la discussione sullo statuto è ancora in corso. Letta però ha assicurato che le scelte su chi sarà i vertici, non spettano a lui: “Io non faccio nomi. Quello che mi interessa è che ci sia una connessione con il territorio. L’ultimo miglio riguarda il tema del rapporto con gli enti locali e il territorio, mi sto impegnando per per far sì che non sia una realtà scissa ma incardinata nel territorio di Siena, è questo l’ultimo tassello da aggiustare”.
“Da Mps mi aspetto che ci sia tranquillità, non isteria come negli ultimi anni – aggiunge Letta –, si deve far lavorare bene dirigenti e dipendenti, Mps ha un potenziale, se si crea una condizione positiva, che ora c’è, il 2022 è migliore del 2021, guardo con fiducia al futuro della banca”.
Sul progetto dello scalo ferroviario, destinato a rilanciare un’area estesa e snodo dell’alta velocità sull’asse Firenze-Roma, Letta ha ribadito il proprio piano operativo: “Prima bisogna assicurarsi che l’opera sia fatta, poi si discute della sede. Il contrario rischia di non portare a niente”.