SIENA. Dalla Lega Nord ricevimo e pubblichiamo un comunicato a firma di Francesco Giusti e Marco Figura.
“A Siena non ci facciamo mancare niente: anche che un sindaco, per il quale è stato richiesto il rinvio a giudizio per questioni urbanistiche in merito a fatti avvenuti quando era Primo cittadino di Monteriggioni (il 21 giugno vedremo se andrà a processo), si assuma la responsabilità dei nuovi strumenti urbanistici comunali.
La Lega Nord ritiene necessario che il Consiglio comunale di Siena, in previsione della futura variante urbanistica, provveda al censimento dei professionisti che, durante l’Amministrazione Valentini, hanno prestato la loro opera per il Comune di Siena, sapere chi sono, quanti sono, quanto hanno lavorato e perché lo hanno fatto, a partire da certe ristrutturazioni per cooperative di rilievo nazionale avvenute in Piazza del Campo.
Ancora è vivo il ricordo della grottesca vicenda riguardante la pista ciclabile tra Isola d’Arbia e Ponte a Tressa, il cui progetto era stato affidato ad un consigliere della Consulta 3, tanto che la delibera, qualora fosse stata approvata dal Consiglio comunale e non ritirata, sarebbe stata viziata da un evidentissimo conflitto di interessi.
Non vorremmo che trasparenza amministrativa, correttezza e gestione del bene comune venisseo calpestate da una replica senese del cosiddetto “effetto Monteriggioni”.
La vicenda dimostra comunque una chiara visione complessiva sul futuro della nostra Città. In quasi tre anni di governo cittadino non si è stati infatti capaci neanche di pensare a come superare il vecchio Regolamento urbanistico dell’era Cenni. Per questo motivo si rischia di dover andare avanti a colpi di varianti mirate, che potrebbero quantomeno suscitare perplessità o comunque, anziché avere una visione d’insieme, favorire questo o quell’operatore economico”.