Continua lo scontro sulla capitale della cultura
SIENA. “Andiamo avanti. Creeremo più lavoro rispetto a Matera”: è questa la grottesca affermazione del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, a dimostrazione che la boria dei Sindaci del PD non riesce neppure ad ammettere la sconfitta.
Valentini – e con lui la Giunta, il direttore di candidatura Sacco, la coordinatrice dell’Unità operativa di Siena2019, la sempreverde Anna Carli, il presidente della Commissione cultura del Comune di Siena, Rita Petti, ed il capogruppo del PD Carolina Persi – si dimenticano che la nostra Città non si può più permettere di lamentarsi dell’interferenza della politica sulla cultura. Qualora, poi, questa interferenza si fosse verificata, non sarebbe che l’ennesima dimostrazione di quanto conti nel panorama politico nazionale il PD senese: meno di zero.
E’ invece opportuno che chi era responsabile della candidatura ricerchi gli errori in casa propria. Per conto nostro è evidente come sia stata principalmente l’incapacità politica ed amministrativa di chi si è trovato a gestire la candidatura, la causa della sconfitta.
Per cercare di vincere la sfida della Capitale europea della cultura, la Siena del Sacco, del Valentini, del Vedovelli e dei partiti che li sostengono, unici colpevoli di questa importante occasione mancata, ha dimenticato volutamente il suo passato, la sua cultura, la sua particolarità per perseguire gli interessi del solito blocco di potere. Tutto ciò lo ha fatto cercando di fare propri modelli culturali estranei, con l’unico scopo di immettere, a mo’ di elemosina, nei prossimi anni quelle risorse che potessero essere sufficienti ad alimentare a lungo il Sistema, quello stesso Sistema che dopo aver distrutto tutto quello che era possibile devastare, si ripropone ancora oggi con le solite logiche ed i soliti metodi.
Ancora una volta, mentre veniva effettuata dai giurati la scelta della Capitale europea della Cultura, a Siena si perpetrava l’ennesimo esempio di continuità dei vecchi metodi spartitori, un vergognoso uso delle Istituzioni senesi per meri scopi familistici: l’Accademia Musicale Chigiana, che ha visto l’ingresso nel CDA di Giovanna Barni, legata da parentela stretta sia con l’ex Sindaco Mauro che con Monica, Rettore dell’Università per Stranieri (ente nominante della Fondazione Mps), con la riproposizione di vecchie logiche e di vecchi sistemi in vigore ai tempi del cosiddetto Groviglio Armonioso e sui quali la Lega, grazie ad un’interrogazione del Sen. Centinaio, aveva messo a suo tempo in guardia. Evidentemente, visto che per la decisione finale della Capitale della Cultura, i giurati dovevano tenere conto anche della “buona governance” a livello locale, costoro si erano già abbondantemente resi conto di come gira il mondo in questa Città.
Lega Nord Siena
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