"Il PD rinunci per onestà al dibattito su Siena capitale della cultura"
SIENA. Non capiamo come il chianino Ceccuzzi possa vantarsi di aver suggerito le soluzioni per il Santa Maria della Scala al Governatore Toscano, Enrico Rossi. Non capiamo neppure come quest’ultimo possa dare udienza a chi, come il comune cittadino Franco Ceccuzzi, non ricopre più alcun ruolo istituzionale, ma è un semplice funzionario di Partito che non lavora più nemmeno a Siena ed al quale, evidentemente, va stretto non essere più il “Primo cittadino” di Siena (sic!). Il tutto senza neppure avere l’accortezza di rendersi conto del disastro nel quale il gruppo di potere che fa riferimento proprio a Ceccuzzi ha ridotto la nostra Città.
È necessario, per capire il livello di colui con cui ci stiamo confrontando, che il Ceccuzzi, durante l’aggiustamento di Bilancio 2012, propose la chiusura del Santa Maria della Scala per un giorno alla settimana e per un mese all’anno; meno male che il Sindaco, su questo provvedimento, non riuscì a trovare la maggioranza, tanto che fu costretto a togliere le tende dal Palazzo Pubblico…
Allora, raccontiamo le cose come stanno. La colpa dell’attuale situazione nella quale versa il Santa Maria della Scala è del Ceccuzzi e della sua combriccola del Pd, visto che in un anno di governo né lui né l’ex Assessore Lucia Cresti (che oggi vorrebbe parlarci di “Siena Città della Cultura”) non sono stati capaci di indire la gara per il nuovo appalto per il Santa Maria. Quindi, Ceccuzzi farebbe bene a stare zitto, piuttosto ammettendo le proprie gravissime responsabilità politiche, smettendola di fare demagogia e strumentalizzare la drammatica situazione dei lavoratori della cooperativa Zelig.
Ci sembra, dunque, il minimo che il PD, per coerenza ed onestà, rinunci allo svolgimento, alla Festa dell’Unità, del dibattito su “Siena Capitale Europea della Cultura”. La politica da gazzillori che fino ad oggi ha amministrato la nostra Città non merita di parlare di cultura, ma forse solo di agri-cultura, con tutto il rispetto per i nostri produttori agricoli.
Per tutelare l’istituzione del Santa Maria della Scala ed i lavoratori della Zelig non servono le sparate pre elettorali del Ceccuzzi, quanto, piuttosto, atti istituzionali concreti che solo ed esclusivamente il Commissario Laudanna e non certo il Partito che, tramite la sua politica ed i suoi uomini, il Santa Maria lo ha ridotto al disastro.
È necessario, per capire il livello di colui con cui ci stiamo confrontando, che il Ceccuzzi, durante l’aggiustamento di Bilancio 2012, propose la chiusura del Santa Maria della Scala per un giorno alla settimana e per un mese all’anno; meno male che il Sindaco, su questo provvedimento, non riuscì a trovare la maggioranza, tanto che fu costretto a togliere le tende dal Palazzo Pubblico…
Allora, raccontiamo le cose come stanno. La colpa dell’attuale situazione nella quale versa il Santa Maria della Scala è del Ceccuzzi e della sua combriccola del Pd, visto che in un anno di governo né lui né l’ex Assessore Lucia Cresti (che oggi vorrebbe parlarci di “Siena Città della Cultura”) non sono stati capaci di indire la gara per il nuovo appalto per il Santa Maria. Quindi, Ceccuzzi farebbe bene a stare zitto, piuttosto ammettendo le proprie gravissime responsabilità politiche, smettendola di fare demagogia e strumentalizzare la drammatica situazione dei lavoratori della cooperativa Zelig.
Ci sembra, dunque, il minimo che il PD, per coerenza ed onestà, rinunci allo svolgimento, alla Festa dell’Unità, del dibattito su “Siena Capitale Europea della Cultura”. La politica da gazzillori che fino ad oggi ha amministrato la nostra Città non merita di parlare di cultura, ma forse solo di agri-cultura, con tutto il rispetto per i nostri produttori agricoli.
Per tutelare l’istituzione del Santa Maria della Scala ed i lavoratori della Zelig non servono le sparate pre elettorali del Ceccuzzi, quanto, piuttosto, atti istituzionali concreti che solo ed esclusivamente il Commissario Laudanna e non certo il Partito che, tramite la sua politica ed i suoi uomini, il Santa Maria lo ha ridotto al disastro.
Lega Nord Siena – Segreteria comunale di Siena (Francesco Giusti)