"No a un presidente con residenza presa all'ultimo tuffo"
SIENA. Presidenza della Fondazione: Pizzetti? Bini Smaghi? Magari con residenze prese all’ultimo tuffo? Ci stanno forse prendendo in giro?
La “Senesità” con la “esse” maiuscola deve essere la condizione essenziale per ricoprire incarichi pubblici importanti, come appunto è la Presidenza della Fondazione Monte dei Paschi (o meglio: di quel che ne resta).
I Senesi, in tutti questi anni, sono stati discriminati da quella Sinistra che ha occupato con i propri uomini le Istituzioni cittadine, regalandoci, nell’ordine: il catanzarese Mussari alla guida della Fondazione, prima, e della Banca, poi; rettori dell’Ateneo di origini sarde (Berlinguer), pistoiesi (Tosi) e spezzine (Riccaboni); un pPresidente della Banca romano (De Bustis) ed uno genovese (Profumo, in tandem con un nuovo romano, Fabrizio Viola); un sindaco di Montepulciano (Ceccuzzi) ed uno nato a Colle Val d’Elsa (l’attuale Primo cittadino Valentini), con un vicesindaco (Mancuso) anche lui di Catanzaro come Mussari (terra promessa per Siena?); un presidente della Provincia di Poggibonsi (Ceccherini) ed uno di Colle Val d’Elsa (l’attuale Bezzini); il presidente uscente della Fondazione di San Gimignano (Mancini)… e chi più ne ha, più ne metta.
Omar Calabrese diceva, a fine anni ’90, che i senesi non erano in grado di esprimere una classe dirigente ed è per questo che dovevano far venire gente da fuori a guidare le istituzioni locali. Questa classe dirigente di danni ne ha fatti tanti e chissà quanti ne farà in futuro, se non si avrà il coraggio di cambiare realmente le cose. Cambiare realmente vuol dire non farlo “alla Valentini”, ma ripartendo, invece, dalle radici vere di questa Città e da coloro che amano veramente Siena: chi è nato “sulle lastre” ed è lontano dagli ordini delle scuderie partitiche e dai gruppi di potere.
A tal proposito, è necessario ribadire come la bozza dello Statuto della Fondazione, a suo tempo redatta dall’Associazione “La Sorgente” con la consulenza tecnica dell’Avv. Luigi De Mossi, era stata in grado di anticipare i tempi e quelle criticità che oggi ci troviamo tutti dinanzi. Una bozza respinta dalla Fondazione, ma che meritava di essere il punto di partenza per il rilancio dell’Ente di Palazzo Sansedoni.
Lega Nord Toscana – Segreteria comunale di Siena