"Da anni auspichiamo l'intervento della Magistratura"

Ricordiamo che sull’operazione Antonveneta i parlamentari leghisti presentarono nel febbraio 2008 un esposto presso la Procura della Repubblica di Siena dove si invitava a verificare il prezzo esageratamente elevato speso per l’acquisizione dell’Antonveneta da Santander, preannunciando (all’epoca!) che quella sarebbe stata solo un’operazione politica che “rischia di far soffrire solo i piccoli azionisti ed il socio principale, la Fondazione Monte, con evidenti e rischiose conseguenze per la città di Siena e per quella miriade di piccoli Enti che ogni anno partecipano alla distribuzione degli utili”. Parole lungimiranti, che preannunciavano, all’epoca, quello che è avvenuto a Siena.
Chi in questi giorni ha cercato in modo grottesco di difendere il “Groviglio armonioso”, il “Sistema Siena” che ha distrutto la nostra città e che oggi l’ha fatta finire sulle prime pagine dei giornali, non si deve limitare a fare un “mea culpa”, ammettendo il fallimento, ma deve semplicemente eclissarsi alla svelta, per il bene di Siena e dei senesi.
Il Pd di Mussari, di Cenni, di Ceccuzzi, di Bezzini, di Ceccherini, di Mancini e compagnia bella è stato la rovina di questa città: chi guida la Fondazione ed il Comune di Siena deve dimettersi immediatamente, senza aspettare il Consiglio della prossima settimana. In particolare, il sindaco di Siena, che da parlamentare, al momento dell’acquisizione di Antonveneta, aveva avuto la faccia tosta di affermare che questa era “l’anima gemella” di MPS. Ceccuzzi non può più continuare a prendere in giro l’intera cittadinanza paventando discontinuità: se ne vada lui e con lui tutto il “groviglio” che, dalla 121 in poi, ha contribuito a creare tutto questo disastro».